10 gennaio 2025 – 14:45
Il nuovo film diretto da Pablo Larraín e interpretato da Angelina Jolie, intitolato “Maria”, rappresenta un’opera visivamente potente che narra gli ultimi giorni della celebre cantante d’opera Maria Callas. Con una cura maniacale tipica dello stile del regista cileno, il lungometraggio cattura l’attenzione dello spettatore per la sua originalità narrativa, le magnifiche immagini curate da Ed Lachman e i sontuosi costumi di Massimo Cantini Parrini. La performance straordinaria di Jolie, sia come attrice che come cantante, aggiunge un ulteriore livello di profondità al film.D’altra parte, la commedia italiana “Dove osano le cicogne” di Fausto Brizzi con Angelo Pintus affronta in modo superficiale il delicato tema della maternità surrogata. La trama segue una coppia milanese che decide di ricorrere a una ragazza spagnola per portare avanti la gravidanza al loro posto. Nonostante la presenza di attori come Marta Zoboli e Andrea Perroni nel cast, il film pecca nella sua esecuzione e manca di profondità nel trattare un argomento così complesso.Mentre “Maria” brilla per la sua maestria tecnica e interpretativa, “Dove osano le cicogne” delude per la sua banalità e mancanza di approfondimento. Due opere cinematografiche che rappresentano due estremi dell’arte cinematografica, dimostrando quanto sia importante l’approccio artistico e narrativo nella creazione di un film coinvolgente e significativo per il pubblico.