La crescente fragilità del territorio lombardo, esacerbata da eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e intensi, impone un ripensamento radicale delle strategie di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico.
In risposta agli impetuosi eventi che hanno colpito duramente la sponda orientale del Lago di Como tra il 22 e il 26 settembre, la Giunta Regionale ha approvato un accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e la Comunità Montana Triangolo Lariano, segnando un passo significativo verso una governance del territorio più proattiva e resiliente.
La delibera, fortemente sostenuta dall’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi, e con il concorso degli Assessori Romano La Russa (Sicurezza e Protezione Civile) e Massimo Sertori (Enti Locali e Montagna), riflette la consapevolezza di una sfida complessa che richiede un approccio multidisciplinare e un impegno congiunto tra enti regionali, comunità locali e competenze specialistiche.
L’erogazione di 90.000 euro, finanziati con risorse correnti 2025, pari al 50% del costo complessivo, mira a garantire l’immediata avvio di uno studio approfondito e urgente.
Questo intervento non si configura come una mera risposta emergenziale, ma come una componente essenziale di un piano di lungo termine volto a potenziare la capacità di analisi e di previsione del rischio idrogeologico.
L’obiettivo primario è fornire agli operatori del territorio strumenti aggiornati e validi per comprendere appieno le dinamiche geologiche in atto, identificare le aree più vulnerabili e sviluppare strategie di mitigazione mirate e innovative.
Lo studio, con una durata prevista di sei mesi, prevede un’analisi integrata che coinvolgerà geologi, ingegneri, idrologi e altri esperti del settore.
Verranno impiegate tecniche avanzate di rilevamento, modellazione e simulazione per valutare la stabilità dei versanti, la permeabilità del suolo e l’impatto degli eventi pluviometrici estremi.
I risultati dello studio forniranno una base solida per definire interventi prioritari, che potranno includere opere di consolidamento dei versanti, miglioramento del drenaggio, riqualificazione idraulica dei corsi d’acqua e realizzazione di sistemi di allerta precoce.
L’iniziativa si inserisce inoltre nel contesto più ampio della richiesta di Stato di emergenza nazionale, presentata dal Presidente Attilio Fontana, e rafforza il ruolo proattivo della Regione Lombardia nella gestione dei rischi naturali.
La condivisione dei dati e delle informazioni raccolte sarà fondamentale per aggiornare gli strumenti di pianificazione comunale e provinciale, promuovendo una governance partecipata e una maggiore consapevolezza dei rischi da parte della popolazione.
L’approccio multidisciplinare e la collaborazione tra enti diversi rappresentano un modello di governance territoriale che mira a garantire la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio ambientale in un contesto di cambiamenti climatici sempre più incerti.




