giovedì 7 Agosto 2025
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Napoli

Teatro San Carlo: Nomina infuocata e tensioni politiche a Napoli

La prestigiosa Fondazione Teatro San Carlo di Napoli si trova ad affrontare un momento di transizione delicato, segnato da tensioni politiche e procedurali che rischiano di offuscare la ricerca di una leadership artistica solida e duratura.
Dopo la conclusione del mandato di Stéphane Lissner, il teatro è rimasto senza una guida fidata per ben quattro mesi, un vuoto che necessita di essere colmato con urgenza per garantire la continuità della programmazione e la salvaguardia del patrimonio culturale.

La vicenda si è infiammata con un tentativo, definito da molti un “blitz”, da parte di una minoranza del Consiglio di indirizzo della Fondazione.

Inaspettatamente, il presidente del Consiglio, il sindaco Gaetano Manfredi, impossibilitato a partecipare a causa di impegni istituzionali a Roma – legati alla complessa Cabina di Regia su Bagnoli – aveva precedentemente sconvocato la riunione cruciale per la selezione del nuovo sovrintendente.

Nonostante ciò, tre consiglieri, nominati rispettivamente dal Ministero della Cultura (Gianfranco Nicoletti e Marilù Faraone Mennella) e dalla Regione Campania (Riccardo Realfonzo), hanno proceduto con la riunione, indicando il maestro Fulvio Macciardi come candidato preferenziale da sottoporre all’attenzione del Ministero.
Questa iniziativa ha generato un immediato scontro.
L’amministrazione comunale, attraverso un comunicato ufficiale, ha contestato la validità della riunione “fantasma”, sottolineando che nessuna decisione formale poteva essere assunta in assenza del presidente Manfredi.

Il Ministero della Cultura si è asteso da commenti, mentre l’opposizione politica, guidata dal segretario del Partito Democratico, Matteo Orfini, ha denunciato apertamente una procedura “illegittima” e “antirgolamentare”, esortando il Ministro della Cultura, Gennaro Giuli, a non tenere conto dell’indicazione in questione e a garantire il pieno rispetto delle normative vigenti.
Parallelamente, il centrodestra campano si è espresso in favore dell’accettazione della candidatura di Macciardi, confidando in una decisione positiva da parte del Ministero, nonostante la tradizionale collaborazione istituzionale tra Manfredi e il governo nazionale.

Questa dinamica complessa è ulteriormente aggravata da una crescente tensione tra l’esecutivo e la Regione Campania, che ha favorito la nascita di un inatteso asse strategico tra il Ministero e il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, figure notoriamente in rotta di collisione con il sindaco di Napoli.

Fulvio Macciardi, figura di spicco nel panorama musicale italiano, presidente dell’Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, si ritrova involontariamente al centro di un nuovo, acceso conflitto politico, a distanza di soli due anni da un precedente episodio che vide coinvolto il suo predecessore, Stéphane Lissner, e un controverso decreto governativo.
La vicenda Lissner-Fuortes, con la successiva vittoria in tribunale di Lissner, aveva già evidenziato le fragilità del sistema e le interferenze politiche nella gestione di istituzioni culturali di primaria importanza.

La questione, lungi dall’essere risolta, solleva interrogativi fondamentali sul ruolo delle istituzioni, la trasparenza dei processi decisionali e la necessità di proteggere l’autonomia artistica delle fondazioni lirico-sinfoniche da pressioni esterne, garantendo al Teatro San Carlo la leadership che merita nel panorama culturale internazionale.

La nomina del nuovo sovrintendente, quindi, non è più solamente una questione amministrativa, ma un vero e proprio test per la credibilità del sistema istituzionale italiano.

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