La Cisl Fp ha formalmente proclamato lo stato di agitazione del personale del Servizio di Emergenza Territoriale 118 del Molise, indirizzando una comunicazione urgente ai vertici della sanità regionale e al Prefetto di Campobasso. Questa decisione, lungi dall’essere una mera reazione sindacale, rappresenta una denuncia strutturale delle profonde fragilità che affliggono un servizio essenziale per la comunità, mettendo a rischio la salute e la sicurezza sia degli operatori che dei cittadini assistiti.La decisione è motivata da un accumulo di criticità, che trascendono le semplici carenze temporanee e rivelano un quadro di gestione inadeguata e scelte organizzative discutibili. Non si tratta solo di una carenza numerica di infermieri, che impatta direttamente sulla qualità e sulla continuità dell’assistenza pre-ospedaliera, ma di una più ampia questione di obsolescenza e inefficienza sistemica.L’utilizzo di mezzi di soccorso obsoleti e non conformi alle normative attuali, a riprova di una gestione patrimoniale irresponsabile, si accompagna alla preoccupante assenza di un sistema di verifica interno che garantisca la conformità e la manutenzione adeguata delle attrezzature. Questa omissione espone il personale a rischi professionali inaccettabili e compromette la capacità di erogare un servizio di soccorso all’altezza degli standard richiesti.L’inosservanza della normativa regionale relativa all’istituzione delle postazioni “India”, un modello di intervento di urgenza avanzato, rappresenta un ulteriore indizio di una visione strategica carente e di una volontà insufficiente nell’adottare soluzioni innovative per rispondere alle reali esigenze del territorio.A ciò si aggiunge il mancato pagamento delle prestazioni straordinarie svolte dal personale nel periodo agosto-settembre 2024, nonostante l’autorizzazione preventiva rilasciata dal precedente Direttore delle Professioni Sanitarie. Un’impatto economico diretto sui lavoratori che, pur nella carenza organica, hanno continuato a garantire il servizio, solleva interrogativi etici e di rispetto dei diritti del lavoro. Anche l’adeguamento dell’indennità di Pronto Soccorso, misura compensativa essenziale per chi opera in condizioni di elevato stress e rischio, risulta inspiegabilmente in sospeso.La Cisl Fp ha ripetutamente tentato di dialogare con l’ASReM e la struttura Commissariale, attraverso formali sollecitazioni e interlocuzioni verbali, ottenendo promesse che si sono rivelate vane. Questa assenza di risposte concrete e risolutive, che testimonia una mancanza di volontà politica e di impegno amministrativo, ha reso inevitabile la proclamazione dello stato di agitazione.Di fronte a un quadro così critico, il sindacato richiede formalmente l’attivazione del tentativo di conciliazione, confidando in una mediazione che possa portare a soluzioni concrete e durature, volte a tutelare la salute dei cittadini, la sicurezza degli operatori e la dignità del servizio di Emergenza Territoriale 118. La richiesta non è solo una procedura sindacale, ma un appello urgente a una revisione profonda delle politiche sanitarie regionali.
118 Molise: Cisl proclama agitazione, servizio a rischio
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