La fotografia offerta da Banca d’Italia restituisce un quadro allarmante per la Basilicata: un’economia in fase di decelerazione, segnata da dinamiche complesse e da una gestione che solleva interrogativi. A rilevarlo, con un’analisi puntuale, è Piero Lacorazza, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio regionale, commentando il recente report della Banca d’Italia.Il rallentamento economico lucano, come evidenziato, non è riconducibile a un singolo fattore. L’impatto della crisi industriale Stellantis, con le sue ripercussioni sulla produzione e sull’occupazione, rappresenta una zavorra significativa. Tuttavia, l’analisi di Lacorazza estende lo sguardo oltre la vicenda Stellantis, puntando il dito anche contro l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le risorse, un tempo presentate come volano di sviluppo, stentano a fluire, penalizzando settori strategici e frenando la crescita.L’entusiasmo, a tratti esuberante, che aveva accompagnato le promesse di Stellantis un anno addietro – produzioni elevate, impianti energetici innovativi, garanzia di posti di lavoro – si è scontrato con un brusco risveglio. L’assenza di informazioni concrete e l’incertezza che grava sul futuro dell’azienda mettono a repentaglio la tenuta socio-economica del territorio.Le critiche di Lacorazza si focalizzano anche sulla gestione del PNRR e sulla programmazione regionale, definendola carente e insufficiente. I ritardi nella realizzazione di infrastrutture essenziali, come le Case e gli Ospedali di Comunità, e le difficoltà nell’accesso ai fondi Fesr per gli investimenti nel sistema idrico, testimoniano una mancanza di visione strategica e di capacità operativa.La Regione, a detta del consigliere, non si limita a subire gli effetti negativi delle dinamiche esterne, ma contribuisce attivamente a rallentare l’economia con una gestione del bilancio inefficiente e opaca. La sospensione di pagamenti a Enti Locali e imprese, le promesse non mantenute e i continui rinvii dell’assestamento di bilancio creano un clima di incertezza e frustrazione.La mancanza di una strategia regionale a lungo termine emerge come un problema strutturale. L’assenza di una bozza del Piano Strategico Regionale, un documento che avrebbe dovuto essere approvato all’inizio del 2025, compromette l’allineamento degli strumenti di programmazione e del bilancio stesso.In sintesi, Lacorazza sottolinea come questa congiuntura negativa danneggi le imprese, limiti le opportunità di sviluppo e renda la regione sempre più dipendente da settori vulnerabili come l’automotive e l’energia fossile, settori che richiedono un’attenzione mirata e una strategia di riconversione ben definita. Il futuro della Basilicata, a suo avviso, dipende dalla capacità di invertire questa rotta, adottando politiche coraggiose e lungimiranti.
Basilicata: Economia in Decelerazione, Interrogativi sulla Gestione
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