Il Caracalla Festival, sotto la direzione artistica di Damiano Michieletto e intitolato “Tra Sacro e umano”, inaugura quest’anno con una riflessione profonda sull’essenza della gioia interiore. L’appuntamento, il 29 giugno alle 21 nella suggestiva Basilica di Massenzio, è un invito all’introspezione, una ricerca di significato guidata dal teologo e filosofo Vito Mancuso. L’evento si colloca in un contesto di particolare significato spirituale, la festa dei santi patroni di Roma, Pietro e Paolo, e in un periodo di apertura verso i pellegrini che affollano la città in occasione del Giubileo.Mancuso, nel suo intervento, sottolinea come la vera ricchezza non risieda in piaceri effimeri, ma in una profonda armonia interiore. Questa condizione di equilibrio, questa resilienza spirituale, permette di affrontare le sfide della vita – le fatiche quotidiane, le avversità inaspettate – con serenità e forza d’animo. Non si tratta di negare il dolore o l’angoscia, bensì di sviluppare una “fortezza interiore” che permetta di trascenderli, di non esserne sopraffatti. Questo percorso di crescita personale, comune a tutte le grandi tradizioni religiose e filosofiche, è l’obiettivo ultimo del lavoro su di sé.L’inaugurazione del festival si arricchisce di un’esperienza musicale di straordinaria intensità: l’esecuzione integrale di “Lagrime di San Pietro” di Orlando di Lasso, un ciclo di madrigali spirituali di eccezionale bellezza e profondità. Quest’opera, composta poco prima della morte del compositore, rappresenta un vero e proprio testamento artistico, una summa del suo stile e della sua visione del mondo. La sua riscoperta e pubblicazione nel 1959, a distanza di quasi un secolo dalla composizione, ha restituito al mondo un capolavoro dimenticato, una delle vette più alte della polifonia rinascimentale.I venti madrigali, ispirati ai versi di Luigi Tansillo, unitamente al mottetto latino “Vide Homo quae pro te patior”, esplorano il tema universale delle lacrime, ricorrente nella cultura e nell’arte del tardo Cinquecento, come espressione del dolore umano e della ricerca di redenzione. L’esecuzione è affidata all’ensemble vocale romano “Errar Cantando”, specializzato nella performance del repertorio vocale del XVI e XVII secolo, che si avvale delle innovative suggestioni sonore del compositore Vittorio Montalti, che introduce elementi di live electronics per amplificare l’impatto emotivo dell’esecuzione. L’evento si configura quindi come un dialogo tra parola, musica e tecnologia, un’esperienza multisensoriale capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano e di illuminare il cammino verso la scoperta della gioia interiore.
Caracalla: Tra Sacro e Umano, la Gioia Interiore tra Pietro e Paolo
Pubblicato il
