“Codec”, l’ultima espressione artistica dei Freak Motel, si materializza come un ponte sonoro tra la vibrante costa cagliaritana e le architetture sonore di Bologna, sigillando un’identità musicale complessa e stratificata sotto l’egida di Irma Records, casa discografica testimone di figure come Frankie hi-nrg mc, Sarah Jane Morris e Steve Rogers Band. L’album, preannunciato dai singoli “Yelly” e “Rauh”, è il frutto dell’alchimia tra la tromba di Matteo Sedda, le tastiere Fender Rhodes di Andrea Sanna, il basso di Andrea Parodo e la batteria di Nicola Vacca, un quartetto di musicisti formatisi nel solco della didattica conservatoriale (Cagliari, Salerno, Rovigo), ognuno portatore di un bagaglio tecnico e culturale distintivo.”Codec” si configura come un’immersione profonda in un universo sonoro ibrido, dove le radici nel nu jazz dialogano con le atmosfere krautrock, la suggestione del post-rock si intreccia con le sperimentazioni della musica elettronica, abbracciando un ventaglio di influenze che spaziano dall’house alla breakbeat, dall’ambient al drum and bass. Ma il progetto trascende la mera giustapposizione di generi, aspirando a creare un linguaggio musicale coeso e originale, capace di evocare paesaggi sonori inattesi e stimolare la riflessione.L’album prende il suo titolo dal termine “codec”, acronimo che definisce un dispositivo deputato alla codifica e decodifica di flussi digitali, un’analogia scelta per esplorare i processi di trasformazione e interpretazione che governano la comunicazione contemporanea. Questa chiave di lettura si estende oltre il regno dell’elettronica, permeando anche le dinamiche delle interazioni umane, le convenzioni sociali, i sistemi di rappresentazione simbolica. In questo senso, “Codec” diventa un’indagine a tutto tondo sul linguaggio, sia quello binario dei computer che quello, più sfuggente, del comportamento umano.Il percorso creativo dei Freak Motel affonda le sue radici in un esordio risalente a quasi un decennio, con “Escape Room”, un concept album che indagava il tema dell’isolamento in un contesto sempre più connesso. Successivamente, l’Ep “Freakenstein” (2022) aveva già prefigurato l’approccio sperimentale e multiforme che caratterizza “Codec”, presentando una miscela esplosiva di jazz elettrico, derive noise, accenni funky, suggestioni post-rock, pattern ritmici elettronici e inflessioni math-rock.La partecipazione al festival internazionale Siren, in programma a Cagliari il 10 luglio al Poetto, rappresenta un’occasione imperdibile per i Freak Motel di presentare “Codec” a un pubblico più ampio, consolidando la loro reputazione di una delle realtà musicali più innovative e promettenti del panorama italiano contemporaneo, capaci di trascendere i confini stilistici e di creare un’esperienza sonora unica e coinvolgente.
Freak Motel: Codec, un ponte sonoro tra Sardegna e Bologna.
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