Ritorna a Trieste, un’eredità imperiale: la straordinaria collezione egizia dell’Arciduca Massimiliano si appresta a illuminare le Scuderie del Castello di Miramare per un arco di sei mesi, a partire da marzo. L’evento, più che una semplice esposizione, rappresenta un profondo dialogo tra storia, arte e identità locale, riproponendo al pubblico oltre duemila manufatti che testimoniano la passione egittologica di un sovrano illuminato.L’allestimento, frutto di una complessa collaborazione tra il Kunsthistorisches Museum di Vienna e una rete di istituzioni museali e scientifiche locali, non si limita a presentare reperti. Si propone di contestualizzare la collezione all’interno del fervore egittomania che animò il XIX secolo a Trieste, città allora crocevia di culture e commerci, animata da un’élite colta e sensibile alle nuove tendenze artistiche e scientifiche. L’egittomania, come fenomeno culturale, sarà dunque esplorato nelle sue ramificazioni, dalla moda all’architettura, dall’arte alla letteratura, rivelando il suo impatto sulla società triestina dell’epoca.Il ritorno della collezione massimilianea coincide con la conclusione del mandato della Direttrice Andreina Contessa, un momento opportuno per riflettere sull’evoluzione del complesso culturale di Miramare. Gli ultimi otto anni hanno visto un’incessante opera di valorizzazione e restauro, che ha toccato ogni aspetto del parco e del castello: dal Castelletto, riportato al suo antico splendore, alle Antiche Cucine, aperte al pubblico per la prima volta, fino alla messa in sicurezza del bosco e al restauro dei parterre, testimonianza di un impegno costante per la conservazione del patrimonio. Un’opera che si estende al ripensamento dei percorsi espositivi, con la riqualificazione degli Appartamenti del Duca d’Aosta e la riscoperta della Torretta e delle Antiche Serre, luoghi che evocano l’atmosfera di un’epoca affascinante.I risultati di questa dedizione sono tangibili: un incremento significativo del flusso di visitatori, passato da circa 240.000 a oltre 407.000 all’anno, accompagnato da un aumento dei ricavi pari al 170%. Un successo che riflette la capacità di Miramare di intercettare un pubblico sempre più ampio e diversificato, come confermano i dati di un’indagine Swg, che attestano un livello di soddisfazione pari al 99% tra i visitatori, provenienti non solo da Slovenia, Croazia, Austria e Germania, ma anche da tutta Italia. Particolarmente significativo è l’attaccamento dei residenti triestini, un terzo dei quali visita regolarmente il parco, testimoniando un legame profondo e duraturo con questo luogo simbolo dell’identità locale. La collezione egizia dell’Arciduca Massimiliano, in questo contesto, si configura come un tassello fondamentale per comprendere la storia di un territorio e la sua capacità di reinventarsi, rimanendo fedele alle proprie radici.
Massimiliano e l’Egitto: un tesoro imperiale a Miramare
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