La Ciip Spa (Cicli Integrati Impianti Primari), fulcro del servizio idrico integrato nelle province di Ascoli Piceno e Fermo, si appresta ad affrontare una fase cruciale con l’elezione di Marco Perosa a futuro presidente, un processo destinato alla ratifica formale il 30 giugno. Questa designazione, frutto di un’intesa strategica tra i sindaci di Ascoli Piceno (Marco Fioravanti), San Benedetto del Tronto (Antonio Spazzafumo) e Fermo (Paolo Calcinaro), testimonia un cambio di paradigma nella governance del territorio, volto a superare divisioni preesistenti e a promuovere un approccio unitario.L’accordo, siglato dai primi cittadini, trascende la mera nomina, rappresentando un atto di responsabilità collettiva orientato a garantire una leadership competente e bilanciata. L’obiettivo primario è assicurare la gestione ottimale di una risorsa vitale, l’acqua, per la quale la Ciip svolge un ruolo imprescindibile per 59 comuni. La scelta di Marco Perosa, figura di comprovata esperienza e riconosciuta affidabilità, riflette questa volontà di affidare la guida a un professionista capace di navigare le complessità del settore e di rispondere alle esigenze di un territorio ampio e diversificato.Il nuovo Consiglio di Amministrazione, oltre a Perosa, vedrà la permanenza di Maddalena Ciancaleoni, presidente uscente, un gesto di continuità che riconosce il valore del suo precedente mandato. L’ingresso di Gabriele Romanelli e Sara Ciriaci arricchisce ulteriormente il board, introducendo competenze specialistiche mirate a rafforzare la governance e a promuovere l’innovazione. Completano il CdA Massimiliano Angeletti, Pamela Cocci e Achille Castelli, delineando un organo di governo eterogeneo e preparato.La conferma del direttore generale, Gianni Celani, e dell’intera dirigenza sottolinea l’importanza di preservare il capitale umano e l’esperienza accumulata negli anni. Il presidente della Provincia, Sergio Loggi, ha espresso apprezzamento per l’accordo, evidenziando come esso privilegi l’interesse generale, evitando le tensioni che avrebbero potuto compromettere la gestione di una risorsa essenziale. Si tratta di un segnale chiaro: la collaborazione tra le amministrazioni locali è la condizione imprescindibile per garantire la sostenibilità e l’efficienza del servizio idrico integrato, un bene comune da tutelare e valorizzare per il benessere delle comunità locali e per la salvaguardia del territorio. La transizione verso questa nuova fase di governance si presenta come un’opportunità per ridefinire le priorità, investire in infrastrutture, ottimizzare i processi e affrontare le sfide ambientali e climatiche che si profilano all’orizzonte.