La mostra “Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte”, ospitata presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, ha generato un’inattesa ondata di interesse, trascendendo le aspettative iniziali e affermandosi come un evento culturale di risonanza significativa. L’affluenza, che ha visto registrare 43.619 visitatori tra il 15 marzo e il 15 giugno, ha superato del 20,85% i dati comparativi del periodo analogo dell’anno precedente, segnando un successo di pubblico inequivocabile.Questa risposta entusiasta non è stata confinata a un pubblico locale. Un’analisi dettagliata delle provenienze dei visitatori ha rivelato un’ampia presenza internazionale, con un apprezzabile contingente proveniente da Francia, Stati Uniti e Regno Unito. Numerosi visitatori si sono distinti per la loro provenienza da nazioni europee come Germania e Spagna, mentre un numero crescente di turisti provenienti da Polonia e Romania ha arricchito ulteriormente il panorama culturale dell’Umbria. Particolarmente significativo è stato il flusso di visitatori provenienti da territori geograficamente distanti, testimoniando un crescente interesse globale verso la programmazione museale perugina. Questa apertura internazionale sottolinea il ruolo sempre più attivo del museo come ponte culturale tra diverse realtà geografiche e artistiche.L’impegno del museo nel promuovere un dialogo tra epoche e stili non si arresta con la conclusione di “Fratello Sole, Sorella Luna”. Il ciclo espositivo “Un capolavoro a Perugia” prosegue con un omaggio ad Amedeo Modigliani, presentando “Nu couché” (1917-1918) dal 3 luglio al 22 settembre. L’opera, concessa dalla prestigiosa Collezione Agnelli, sarà contestualizzata all’interno di un percorso espositivo che ne esplora le radici e le influenze.Questo nucleo di otto opere non sarà esposto in isolamento, ma in un complesso gioco di dialoghi con manufatti di arte antica, europea ed extraeuropea. L’obiettivo è quello di svelare come l’estetica e la poetica di Modigliani, apparentemente rivolte a una nuova sensibilità, siano in realtà il frutto di una profonda rielaborazione e trasfigurazione di modelli iconografici e stilistici preesistenti, recuperati dal passato e reinterpretati in chiave moderna. L’esposizione si propone dunque come un’occasione per approfondire la comprensione non solo dell’opera di Modigliani, ma anche della complessa relazione tra tradizione e innovazione nel percorso dell’arte occidentale e della sua interazione con altre culture. Si tratta di un’indagine volta a comprendere come la modernità artistica si costruisca attraverso un continuo dialogo con il passato, un passato che non è mai completamente superato, ma anzi, diventa fonte di ispirazione e rinnovamento.
Successo internazionale per Fratello Sole, Sorella Luna in Umbria
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