Un tragico incidente ha scosso Villalago, pittoresco borgo incastonato nella zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), un’area di straordinaria biodiversità e scrigno di fauna selvatica. Una turista di 46 anni, originaria di Roma, ha riportato traumi cranici e agli arti a seguito di un inaspettato e violento contatto con un cervo, un evento che solleva interrogativi cruciali sulla convivenza tra uomo e natura.Secondo le ricostruzioni, la donna, in compagnia del figlio, si trovava a passeggiare nel cuore del centro storico quando è stata improvvisamente investita dall’animale, presumibilmente una cerva giovane, che l’ha colpita con forza agli arti e alla testa, spingendola contro una parete di un’abitazione. L’episodio, seppur isolato, si inserisce in un contesto di crescenti interazioni – spesso imprudenti – tra l’uomo e la fauna selvatica che caratterizza il PNALM, un ecosistema fragile e prezioso.La turista è stata soccorsa dal personale del 118 di Villalago e, successivamente, ha optato per rientrare a Roma, recandosi presso un ospedale per accertamenti più approfonditi. Le indagini sull’accaduto sono state affidate ai Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, guidati dal Capitano Giuseppe Testa, che dovranno chiarire le dinamiche dell’evento e accertare eventuali responsabilità.L’incidente, purtroppo, non può essere considerato un caso isolato. Riflette una problematica più ampia: la tendenza, da parte di alcuni visitatori, a trascurare il rispetto delle distanze di sicurezza e a interagire con gli animali selvatici come fossero addomesticati. Come sottolinea il direttore del PNALM, Luciano Sammarone, “non mettiamo in dubbio la buona fede della signora, a cui va il nostro augurio di pronta guarigione e solidarietà, ma non possiamo chiedere troppo al cervo”. L’episodio evidenzia l’importanza di una maggiore consapevolezza da parte dei visitatori, affinché si approcci alla natura con prudenza e rispetto, riconoscendo la sua forza e imprevedibilità.La necessità di una gestione attenta del rapporto tra uomo e fauna selvatica è stata riscontrata in passato, come testimonia l’ordinanza emessa due anni fa dal sindaco di Villalago, che vietava l’accesso a una strada frequentata dagli orsi in cerca di ciliegie. In quell’occasione, l’eccessivo afflusso di turisti, desiderosi di immortalare gli animali con i loro smartphone, aveva messo a rischio la sicurezza di entrambi, uomo e orso. Segnalazioni simili riguardano anche l’irruzione di persone in orti e cortili privati per fotografare cervi e orsi, comportamenti che dimostrano una pericolosa mancanza di consapevolezza delle implicazioni etiche e di sicurezza legate all’interazione con la fauna selvatica.La vicenda solleva quindi interrogativi fondamentali sulla necessità di rafforzare l’educazione ambientale e la sensibilizzazione dei visitatori, affinché comprendano il ruolo cruciale del PNALM come rifugio per specie protette e l’importanza di preservarne l’integrità ecologica. Solo attraverso una maggiore responsabilità individuale e un impegno collettivo sarà possibile garantire la coesistenza pacifica e sostenibile tra l’uomo e la ricchissima biodiversità che caratterizza questo angolo di paradiso italiano.
Turista investita da cervo a Villalago: paura e interrogativi.
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