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sabato, 10 Maggio 2025
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Nasce Yookye, una nuova piattaforma di turismo, per promuovere il nostro Bel Paese

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Giorni di riflessione, di noia, di pensieri negativi? E’ vero, ma dalla “prigione domestica” si può evadere, uscendo liberamente con l’immaginazione. E sarà come sentire il dolce rumore del mare, l’acqua che accarezza la pelle, il profumo dei prati in montagna, la melodia della natura in collina.

Si può fare! Grazie a Yookye, una nuova nuova piattaforma di turismo esperienziale nata nelle Langhe per promuovere l’Italia ed il turismo esperienziale nel nostro Bel Paese. 

Ora è più importante che mai tenere vivo il sentimento e la passione per le meraviglie italiane! 

Registrandosi sul sito https://yookye.com/it/user si inizia a viaggiare, per esplorare la bellezza unica della nostra terra! 

Più persone si iscriveranno, più si viaggerà! Almeno con l’immaginazione, e questo è molto importante per affrontare un po’ meglio questo periodo surreale. 

Chiusa la sede di Comdata ad Ivrea a causa del Coronavirus

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Dopo i tre casi riscontrati nei giorni scorsi e l’ultimo confermato questa mattina, giovedì 19 marzo, Comdata Ivrea ha ufficialmente chiuso la sede a data da definirsi a causa del Coronavirus. A prendere la decisione è stata l’azienda stessa, sollecitata anche dalla parte sindacale, che ha richiesto l’accesso immediato alla cassa integrazione straordinaria. I rappresentati sindacali dei lavoratori hanno dichiarato: “Siamo vicini a tutte le lavoratrici e i lavoratori e soprattutto ai colleghi risultati positivi, per i quali l’azienda ci conferma che sono stati fortunatamente dimessi dall’ospedale e sono a casa in quarantena”. Immediato l’intervento della segretaria del circolo eporediese di Rifondazione Comunista Cadigia Perini, che dichiara:” Era solo questione di tempo perché l’azienda si è mossa in ritardo nell’attuare le misure di sicurezza per contenere il contagio, i lavoratori denunciano che fino all’inizio della settimana scorsa lavoravano praticamente gomito a gomito, i team leader e i supervisor giravano per le postazioni senza mascherine né guanti, non vi erano misure stringenti per l’uso degli spazi comuni”

Cadigia Perini

Chiusa la sede di Comdata ad Ivrea a causa del Coronavirus

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Dopo i tre casi riscontrati nei giorni scorsi e l’ultimo confermato questa mattina, giovedì 19 marzo, Comdata Ivrea ha ufficialmente chiuso la sede a data da definirsi a causa del Coronavirus. A prendere la decisione è stata l’azienda stessa, sollecitata anche dalla parte sindacale, che ha richiesto l’accesso immediato alla cassa integrazione straordinaria. I rappresentati sindacali dei lavoratori hanno dichiarato: “Siamo vicini a tutte le lavoratrici e i lavoratori e soprattutto ai colleghi risultati positivi, per i quali l’azienda ci conferma che sono stati fortunatamente dimessi dall’ospedale e sono a casa in quarantena”. Immediato l’intervento della segretaria del circolo eporediese di Rifondazione Comunista Cadigia Perini, che dichiara:” Era solo questione di tempo perché l’azienda si è mossa in ritardo nell’attuare le misure di sicurezza per contenere il contagio, i lavoratori denunciano che fino all’inizio della settimana scorsa lavoravano praticamente gomito a gomito, i team leader e i supervisor giravano per le postazioni senza mascherine né guanti, non vi erano misure stringenti per l’uso degli spazi comuni”

Cadigia Perini

Triste bilancio: i morti sono 6, 7 per l’Ansa

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Continuano ad aumentare i morti: siamo a quota 6 in base al bollettino ufficiale diramato da Asl, Regione e Protezione Civile alle ore 13. L’ Ansa parla invece di 7 vittime. Da registrare anche il primo decesso in casa per il Covid-19 in Valle d’Aosta: si tratta di una persona anziana di Aosta che aveva patologie pregresse. I contagiati nella nostra regione superano quota 200 (209). Le persone in rianimazione al Parini sono attualmente 11.

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Pont: riaperto il mercato ed è polemica sui social

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Fabio Roveyaz, disegnatore di Pont Saint Martin, ci scherza su con una bellissima vignetta che racchiude quanto sta succedendo:”…per sta storia del mercato sta scoppiando una fiera”. In pratica il Comune ha riattivato, come prevede la normativa, il mercato in piazza I° maggio del mercoledì e del sabato per i soli generi alimentari. E sono iniziate le levate di scudo da parte della popolazione attraverso i social: in molti contestano il fatto che il mercato favorisca il contatto con le persone in un momento in cui è veramente necessario restare tutti a casa, altri lo ritengono, con le dovute precauzioni e regole di distanza, un servizio utile alla popolazione. La scelta ha diviso il paese, come ha riportato Daniela Giachino sulle pagine de La Stampa. Di fatto la gente comincia ad aver paura!

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Quarta vittima: muore il farmacista di Saint Vincent Lorenzo Repetto

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Il coronavirus miete la sua quarta vittima in Valle d’Aosta: si tratta di Lorenzo Repetto, 64 anni, farmacista a Saint Vincent. L’uomo, che pare soffrisse già di lievi patologie pregresse, era ricoverato in rianimazione al Parini di Aosta. La farmacia del dottor Repetto era stata chiusa a seguito dell’accertamento del contagio.

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Ore 18: 177 contagiati, 10 in rianimazione, 1738 in isolamento

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Rispetto al bollettino delle ore 13 abbiamo 121 persone in più in isolamento (+295 rispetto alle 18 di ieri) e 59 tamponi effettuati in più. Il numero delle persone contagiate, sempre rispetto alle 18 di ieri, è aumentato di 33 tra ricoverati (68) e a domicilio.

Emily Rini (Forza Italia) propone il tampone a tappeto. Ore 13: + 18 contagiati, +174 in isolamento, 3 i morti in totale

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Emily Rini, presidente di consiglio regionale e coordinatrice di Forza Italia, ha lanciato la sua proposta sul suo profilo Facebook, stamane ripresa dall’Ansa: il tampone a tappeto anche in Valle sul modello di quello proposto in Veneto dal governatore Zaia.

Scrive la Emily Rini sul suo profilo facebook: “Non sono, naturalmente, un virologo.Ma sono, in questo momento, un amministratore pubblico. E, come tale, condivido appieno la proposta del governatore Zaia. Credo sia fondamentale, per bloccare la diffusione del virus, identificare il più precocemente possibile il più alto numero di soggetti asintomatici positivi”. E aggiunge:”Questa considerazione nasce dalle risultanze dello studio fatto sui 3000 abitanti di Vò Euganeo, e commentato dal Prof. di immunologia Sergio Romagnani, da cui risulta che il 50-75 % degli infetti è asintomatico”. “Per questo, – conclude Rini – visto anche il contenuto numero di abitanti della nostra regione, perché non sperimentare questa strada?”

#tamponiatutti

I dati delle ore 13 continuano a far registrare una crescita dei casi di contagiati nella nostra regione che salgono a 162 (68 in ospedale di cui 9 in rianimazione e 94 a domicilio). I morti ad oggi sono 3: ieri notte al Parini è deceduto un paziente valdostano che era risultato positivo al virus

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Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia

Chiaverano: iniziative economiche in conseguenza del Coronavirus

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In questi giorni bar, ristoranti e molte categorie di esercizi commerciali sono obbligatoriamente chiusi. Altri, anche se aperti, stanno comunque subendo conseguenze economiche dall’emergenza in atto.

Anche i privati, soprattutto se lavoratori autonomi, non potendo più lavorare nel pieno della loro attività hanno od avranno difficoltà economiche. Lo Stato centrale, con il DPCM del 16 marzo, ha attuato un’importante manovra economica ma che non sarà sufficiente e, infatti, si è già parlato di ulteriori provvedimenti.

Ritengo che un grande sforzo di supporto e sostegno economico a chi è in difficoltà lo debba fare lo Stato insieme alla Regioni, in tutti i modi possibili. Ma anche il Comune può e deve fare la sua parte. Non abbiamo grandi spazi ma faremo il massimo che potremo per alleviare le difficoltà dei pubblici esercizi e dei privati.

Il 20 marzo approveremo il bilancio preventivo del 2020. E’ un bilancio che è stato predisposto prima dell’inizio dell’emergenza e, quindi, è un bilancio “normale” nel quale sono previste le spese e gli investimenti che avremmo fatto senza il Coronavirus.

Ma ora si deve cambiare. Il 20 marzo approveremo il bilancio come previsto ma dopo inizieremo a valutare come modificarlo. E’ difficile al momento fare previsioni non sapendo quando e come finirà questa emergenza. Quindi, non possiamo al momento fare calcoli e ipotesi precise su come e dove potremo agire sul bilancio.

Possiamo dare qualche indicazione di principio per iniziare a ragionare.

Pensiamo di agire sulla TARI (Tassa Rifiuti) spostando le date di pagamento e rivedendo quanto dovuto al ribasso, soprattutto per chi ha avuto l’esercizio chiuso. Per le famiglie in difficoltà creeremo un fondo da erogare per borse spesa o pagamento bollette in collaborazione con la Caritas. Verificheremo la fattibilità di diminuire per quest’anno le tasse di competenza comunale (soprattutto l’aliquota IRPEF comunale).

Dove prenderemo i soldi necessari?

Una parte dal capitolo di spesa delle manifestazioni in quanto riteniamo che almeno fino all’autunno persisteranno dei problemi nel poter svolgere eventi all’aperto. Rinunceremo per quest’anno ad alcuni investimenti che avevamo programmato quale, ad esempio, la realizzazione di un carrello mobile di lavaggio stoviglie per tutte le manifestazioni in Chiaverano.

Di norma non è possibile utilizzare fondi stanziati per investimenti per la spesa corrente. Ma in qualche modo faremo e se proprio non sarà possibile usare quanto già stanziato per gli investimenti attingeremo all’avanzo di amministrazione in quanto il DPCM del 16 marzo prevede la possibilità di utilizzare la quota libera dell’avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse all’emergenza in corso.

Ripeto: per ora sono solo ipotesi che concretizzeremo nelle prossime settimane anche in funzione di come evolverà la situazione sanitaria. Quello che è certo è che questo non sarà un anno normale. Siamo in emergenza sanitaria e presto anche economica. Quindi agiremo facendo tutto il possibile per allievare le conseguenze economiche che questa cristi sta causando a tutti: famiglie, imprese, esercizi commerciali.

Il Sindaco di Chiaverano

Chiaverano: iniziative economiche in conseguenza del Coronavirus

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In questi giorni bar, ristoranti e molte categorie di esercizi commerciali sono obbligatoriamente chiusi. Altri, anche se aperti, stanno comunque subendo conseguenze economiche dall’emergenza in atto.

Anche i privati, soprattutto se lavoratori autonomi, non potendo più lavorare nel pieno della loro attività hanno od avranno difficoltà economiche. Lo Stato centrale, con il DPCM del 16 marzo, ha attuato un’importante manovra economica ma che non sarà sufficiente e, infatti, si è già parlato di ulteriori provvedimenti.

Ritengo che un grande sforzo di supporto e sostegno economico a chi è in difficoltà lo debba fare lo Stato insieme alla Regioni, in tutti i modi possibili. Ma anche il Comune può e deve fare la sua parte. Non abbiamo grandi spazi ma faremo il massimo che potremo per alleviare le difficoltà dei pubblici esercizi e dei privati.

Il 20 marzo approveremo il bilancio preventivo del 2020. E’ un bilancio che è stato predisposto prima dell’inizio dell’emergenza e, quindi, è un bilancio “normale” nel quale sono previste le spese e gli investimenti che avremmo fatto senza il Coronavirus.

Ma ora si deve cambiare. Il 20 marzo approveremo il bilancio come previsto ma dopo inizieremo a valutare come modificarlo. E’ difficile al momento fare previsioni non sapendo quando e come finirà questa emergenza. Quindi, non possiamo al momento fare calcoli e ipotesi precise su come e dove potremo agire sul bilancio.

Possiamo dare qualche indicazione di principio per iniziare a ragionare.

Pensiamo di agire sulla TARI (Tassa Rifiuti) spostando le date di pagamento e rivedendo quanto dovuto al ribasso, soprattutto per chi ha avuto l’esercizio chiuso. Per le famiglie in difficoltà creeremo un fondo da erogare per borse spesa o pagamento bollette in collaborazione con la Caritas. Verificheremo la fattibilità di diminuire per quest’anno le tasse di competenza comunale (soprattutto l’aliquota IRPEF comunale).

Dove prenderemo i soldi necessari?

Una parte dal capitolo di spesa delle manifestazioni in quanto riteniamo che almeno fino all’autunno persisteranno dei problemi nel poter svolgere eventi all’aperto. Rinunceremo per quest’anno ad alcuni investimenti che avevamo programmato quale, ad esempio, la realizzazione di un carrello mobile di lavaggio stoviglie per tutte le manifestazioni in Chiaverano.

Di norma non è possibile utilizzare fondi stanziati per investimenti per la spesa corrente. Ma in qualche modo faremo e se proprio non sarà possibile usare quanto già stanziato per gli investimenti attingeremo all’avanzo di amministrazione in quanto il DPCM del 16 marzo prevede la possibilità di utilizzare la quota libera dell’avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse all’emergenza in corso.

Ripeto: per ora sono solo ipotesi che concretizzeremo nelle prossime settimane anche in funzione di come evolverà la situazione sanitaria. Quello che è certo è che questo non sarà un anno normale. Siamo in emergenza sanitaria e presto anche economica. Quindi agiremo facendo tutto il possibile per allievare le conseguenze economiche che questa cristi sta causando a tutti: famiglie, imprese, esercizi commerciali.

Il Sindaco di Chiaverano