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sabato, 10 Maggio 2025
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100 kg di salsiccia e 65 kg di polenta distribuiti dall’Insula Vicus Colubris

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Come ogni anno l’Insula Vicus Colubris domenica 9 febbraio ha proposto alla popolazione, nell’ambito dei festeggiamenti del Carnevale Storico di Pont Saint Martin, la distribuzione gratuita di polenta e salsiccia nel piazzale antistante la Maison du Boulodrome. La polenta, rigoramente con burro fuso e formaggio, è stata preparata da uno staff di personaggi esperti come Ercole Bosonetto, Livio Oberti, Silvano Laurenzio, Piero Trentaz, Fulvio Vergnani, Alberto Bosonin, Christian Ruatto, Xavier Laurenzio e Alessandro Peila. Gli ingredienti: 40 kg di formaggio valdostano, fontina e toma, 18 kg di burro fuso, 65 di farina. Per la salsiccia: 100 kg di carne e 50 di pomodoro.

Roba da leccarsi i baffi. La gente ha gradito!

Presentati i personaggi maschili e il programma del Carnevale di Pont Saint Martin edizione numero 110

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Massimiliano Perozzi sarà San Martino, il Diavolo verrà impersonato da Henri Clerin, mentre Luigi Peretto vestirà i panni del Console.

A meno di due settimane dall’inizio del Carnevale storico edizione 2020, la centodecima, la Pro loco, guidata da Battista Enrietti, organizzatrice dei festeggiamenti, ha presentato sabato 8 febbraio alle 18 all’auditorium comunale il programma ed gli interpreti maschili e minori che sfileranno per le vie del paese. Massimiliano Perozzi, 50 anni, di Donnas, casellante della società autostrade, già romano a cavallo nel 2000, sarà San Martino, mentre il suo acerrimo nemico, il Diavolo, sarà impersonato da Henri Clerin, 36 annni, di Pont, titolare di un’azienda agricola e con all’attivo due partecipazioni come romano nel 2010 e nel 1998. Il cugino di Henri, Luigi Peretto, 40 anni, di Pont e titolare anche lui di un’azienda agricola, romano a piedi nel 1998 e nel 2010, vestirà invece i panni del Console. Per la serie “un Carnevale tutto in famiglia”. I Tribuni della Plebe verranno impersonati da Etienne Mangaretto, Maurizio Mantovani e Sebastiano Sucquet. Romani a cavallo saranno Yannick Millesi e André Rolland, romana a cavallo Sara Sarteur. Romani a piedi Gabriele D’Imperio, Christian Lazier, Renzo Mazzarello e Gabriele Pivano. Le romane saranno Hiba Amenzoul, Giorgia Anselmo, Lara Baraggia, Giorgia Bordet, Valentina Boria, Melissa Fey, Agnese Ficarra, Nicole Follioley, Agnese Gamba e Stefania Lavarda.

Grande inizio della serata con la Banda Musicale di Pont diretta dal maestro Walter Chenuil che ha suonato l’inno del Carnevale scritto da Pier Pacifico Porté, presentatore sul palco il simpaticissimo Lucio Bovo, attore degli Amici del Teatro.

Quest’anno il Carnevale Storico di Pont Saint Martin festeggia il traguardo delle sue 110 edizioni. Per l’occasione è stato dato alle stampe un libro che integra quello dell’edizione numero 100 e che racconta l’ultimo decennio. Tre gli autori: Cleta Yeuillaz, Fulvio Vergnani e Margherita Barsimi. Un libro tutto da sfogliare e da leggere che, come hanno illustrato gli autori, racconta l’allegria, l’energia e le emozioni del Carnevale. Il libro è stato sostenuto dalla Regione e dal Comune perché, come ha evidenziato il vicepresidente del Consiglio Valle, Joël Farcoz, il Carnevale di Pont Saint Martin è un’eccellenza della Valle d’Aosta che coinvolge tutta la comunità, tutto l’anno. E poi una grande sorpresa: per festeggiare le sue 110 candeline il Carnevale avrà addirittura un francobollo commemorativo. Grazie all’interessamento del Sindaco Marco Sucquet e del suo vice Fabio Badery, che hanno inoltrato con successo e per tempo la domanda al Ministero dello Sviluppo economico e a Poste Italiane, il Carnevale Storico finirà su un francobollo celebrativo per i suoi 110 anni e la presentazione ufficiale avverrà giovedì 20 febbraio alle 10.30 presso la sala consigliare del Municipio. Enormemente soddisfatto Sucquet che sul palco ha evidenziato come il francobollo commemorativo possa essere un ottimo elemento di promozione sia per l’evento, che anno dopo anno attira sempre più gente da fuori paese, che per l’intero territorio. E di cui “vantarsi” dato che tale possibilità, a livello di manifestazioni carnevalesche, è stata concessa poche volte: nel 1973 a Viareggio, nel 2008 a Mamoiada, nel 2010 ad Acireale ed Oristano, nel 2011 a Ivrea, nel 2013 a Fano e Termini Imerese. “Abbiamo battuto il Carnevale di Venezia” ha scherzato Lucio Bovo. Giovedì 20 inoltre, fino alle 17.00, in piazza IV novembre in uno stand allestito da Poste Italiane sarà possibile farsi fare il timbro del I° giorno di emissione del francobollo celebrativo del 110° Carnevale (lo stand sarà aperto anche nella giornata di domenica dalle 10.30 alle 16.30).

IL PROGRAMMA

La manifestazione prenderà il via giovedì 20 febbraio con la presentazione del francobollo commemorativo in Municipio.

Giovedì nel pomeriggio altro appuntamento che negli anni è cresciuto parecchio: il Mini Carnevale Storico messo in piazza dalla Scuola dell’Infanzia dei Prati Nuovi, un “Carnevale nel Carnevale” con tanto di spettacolare mini rogo finale che riesce a coinvolgere anche un migliaio di piccole comparse che interpretano e vivono la festa come i loro genitori. In serata Carnevalissima all’auditorium, lo spassoso spettacolo messo in scena dagli Amici del Teatro e che quest’anno festeggia il 35° compleanno. I posti disponibili, a pagamento a 5 euro ed acquistabili presso l’Infopoint della Pro Loco in via Chanoux 71, saranno però soltanto 400 per le sempre più stringenti norme sulla sicurezza dei locali pubblici.

Venerdì 21 alla sera Carnaval Do Rio de Pointeiros, la veillà del Carnevale con un menù gastronomico completo preparato dalle Insulae che sfileranno per la cerimonia di esposizione dei loro Vessilli.

Sabato 22 ci sarà la presentazione ufficiale dei personaggi e verrà svelato il nome della Ninfa e delle sue due Ancelle. Prima però è previsto un défilé dei principali personaggi storici degli ultimi dieci anni. Dopo uno spettacolo piromusicale e la fiaccolata poi tutti al boccio per il Veglione di apertura con l’orchestra Mirage (ingresso 10 euro)

Domenica 23 si inizia con il corso di gala delle insulae tra le due piazze del paese a cui seguirà una sfilata esibizione dei gruppi folcloristici a cui parteciperanno anche gli interpreti del Carnevale dei bambini di Carema. Nel pomeriggio la parata dei gruppi folkloristici e dei gruppi mascherati con premiazione finale. In serata Grande Cena di Bue allo spiedo (costo 20 euro bevande escluse, prenotazione obbligatoria all’Infopoint) e ballo con l”Orchestra “Gruppo Kiss” ad ingresso gratuito.

Lunedì 24 al mattino Corteo dei Personaggi Storici e loro ricevimento in Municipio, Fagiolata e benedizione in piazza I° Maggio. Alle 15 sfilata delle Insulae e Corsa delle Bighe e Staffetta Romana Giovani con cerimonia finale di premiazione delle gare e consegna dello stendardo di Insula 2020. Alle 17 Carnevale dei Piccoli al bocciodromo con la musica del Dj Alex Mensa. Ballo in maschera (ingresso 10 euro) alla sera alla Maison du Boulodrome con l’orchestra “I Summer”.

Martedì 25 alle 1430 sfilata dei carri allegorici e alle 20.45 rogo del Diavolo con lo spettacolo piromusicale e multimediale con effetti laser nella scenografia del maestoso ponte romano (ingresso 5 euro, prevendita presso Infopoint di via Chanoux 71). Alle 22.30 veglionissimo di chiusura ad ingresso gratuito con l’orchestra “I Summer” al bocciodromo.

Mercoledì 26 i festeggiamenti del 110° Carnevale Storico si chiuderanno a pranzo al bocciodromo con la tradizionale “Polenta e Merluss” (prenotazione obbligatoria presso l’Infopoint).

Con il Progetto “DIMORE” si darà una risposta concreta ai senzatetto

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La Regione, assieme ai partner dell’iniziativa, chiede la collaborazione alla popolazione per trovare soluzioni abitative per i bisognosi.

Con il progetto DIMORE si darà una risposta concreta ai senzatetto, togliendoli dalla strada e cercando di reinserirli gradualmente nel tessuto sociale. E la Regione, assieme ai partner dell’iniziativa, chiede la collaborazione alla popolazione per trovare soluzioni abitative per i bisognosi. Attori di questo progetto sono, oltre che l’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali, il Dipartimento politiche sociali della Regione, il Trait d’Union scs (con le cooperative sociali Enaip Vallée d’Aoste scs e Mont Fallère scs), la Fondazione Opere Caritas onlus, il Comitato regionale della Croce Rossa Italiana, La Sorgente scs, il Celva e il servizio di sportello sociale, finanziato con i fondi assegnati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali relative all’inclusione e alla lotta alla povertà (per un importo complessivo pari 400 mila euro per gli anni 2019/2020). Il progetto, secondo l’approccio dell’housing first, si propone di accompagnare le persone senza tetto in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, togliendole dalla strada. Le azioni sono indirizzate al potenziamento, attraverso l’inserimento di operatori dedicati, dei servizi a bassa soglia (dormitorio e mensa pubblici e unità di strada) e alla realizzazione di percorsi individualizzati di inclusione sociale. Gli operatori sostengono i beneficiari nel vivere di nuovo in un’abitazione, nel rimettersi in relazione, nella ricerca di un’occupazione, nel gestire la propria salute e la quotidianità.
Le attività sono state avviate a dicembre 2019 e, dopo la definizione degli aspetti organizzativi, si è ora nella fase di proposta del progetto ai possibili beneficiari (segnalati dai servizi sociali e sanitari, dallo sportello sociale, dal Centro di ascolto della Caritas e dall’unità di strada della CRI).
Per avviare concretamente i percorsi individuali, è indispensabile avere a disposizione le soluzioni abitative. Gli operatori sono alla ricerca di appartamenti, camere, spazi da poter assegnare ai beneficiari del progetto (con le opportune soluzioni e tutele contrattuali, finanziarie e organizzative già previste ed utilizzate, anche a livello nazionale, per progetti di questo tipo). Gli enti partner di DIMORE sollecitano la collaborazione dei cittadini e delle associazioni interessate al tema del contrasto alla povertà e alla marginalità per sostenere le attività del progetto, in particolare mettendo a disposizione eventuali soluzioni abitative e facilitando l’inclusione sociale dei beneficiari del progetto attraverso le reti di sostegno attive sui territori.


Per ulteriori informazioni rispetto al progetto e per presentare la propria disponibilità alla collaborazione, si può far riferimento al Dipartimento Politiche sociali dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali (tel. 0165 527133, e-mail el.bredy@regione.vda.it ) e a Trait d’Union scs (tel. 0165 239405, e-mail silviasquarzino.enaipvda@gmail.com).

a cura di Davide Tapparo

Francobollo dedicato al “110° Carnevale Storico” di Pont-Saint-Martin

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giovedì 20 febbraio 2020 alle ore 10.30 presso la sala consigliare del municipio di Pont-Saint-Martin verrà presentato il francobollo dedicato al “110° Carnevale Storico”. L’evento vedrà la partecipazione in particolare dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e di Poste Italiane Spa. Nel pomeriggio dalle 14 alle 17 presso piazza IV Novembre sarà possibile acquistare i prodotti filatelici celebrativi del francobollo oltre ad avere l’annullo speciale di emissione.
L’emissione del francobollo è il compimento di un lungo percorso iniziato a maggio 2019 con la presentazione della candidatura presso il MISE dall’Amministrazione Comunale con l’intento di valorizzare Pont-Saint-Martin ed il suo Carnevale su tutto il territorio nazionale. La lunga tradizione, la beltà della manifestazione e l’intera comunità che si unisce da sempre nel Carnevale sono stati elementi importati nel convincere la commissione ministeriale a scegliere Pont-Saint-Martin ed il suo Carnevale tra le numerose proposte pervenute.

‘Ndrangheta, sciolto il comune di Saint-Pierre in Valle d’Aosta

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Il Presidente della Regione Renzo Testolin interviene dopo la decisione del Consiglio dei Ministri sullo scioglimento del Comune di Saint-Pierre per infiltrazioni della “‘ndrangheta”, ratificata nella riunione di ieri, giovedì 6 febbraio, a Palazzo Chigi.

Renzo Testolin

“La nostra Regione si risveglia oggi trasformata dall’epilogo di un percorso iniziato nell’aprile scorso e che ci consegna un Comune valdostano sciolto per mafia. Il dolore, la rabbia e la consapevolezza che questa ferita colpisce profondamente il nostro ‘’senso di appartenenza’’ non può però che spronarci a lavorare sin da subito con umiltà, onestà, serietà e coesione per allontanare dal nostro territorio ogni dubbio in merito all’operato delle nostre Istituzioni e ai valori nei quali da sempre si riconosce la nostra comunità.

La Regione ha operato in questo difficile percorso quale corretto ed imparziale esecutore di deleghe ministeriali garantendo, con l’invio nel mese di novembre della prevista relazione, dei Commissari delegati, contenente la fotografia complessiva e veritiera derivante dalla disanima della situazione del Comune di Saint-Pierre. La situazione ha visto , durante tutto il 2019 e fino alla decisione assunta nella serata di ieri dal Consiglio dei Ministri, un corretto, continuo e leale confronto tra Stato e Regione, con il rispetto dei ruoli e dei protocolli previsti per queste delicate situazioni.

A chi oggi, per meri motivi elettorali o per semplice piacere di insinuare falsi dubbi, polemizzando su situazioni che invece rimangono assolutamente in linea con i corretti confronti istituzionali tra Stato e Regione, rispondiamo con molta serenità che le nostre Istituzioni e le nostre prerogative istituzionali si difendono e si valorizzano giornalmente con il lavoro serio ed onesto che deve caratterizzare l’operato di ogni amministratore che abbia coscienza del proprio importante ruolo a tutela della comunità che rappresenta.

Non abbiamo bisogno di proclami e di sterili polemiche, ma di impegno, correttezza e disponibilità a rimboccarsi le maniche, per far sì che la cicatrice creata da questa situazione possa essere attenuata nel tempo dai tanti comportamenti virtuosi e meritevoli che la nostra gente di montagna e le nostre Istituzioni hanno saputo esprimere in passato e sapranno sicuramente dimostrare in futuro, nel solco della legalità.

I valdostani hanno bisogno di buoni e quotidiani esempi di lavoro, serietà e dedizione e non di falsi moralizzatori”.

Mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea

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Sabato 15 febbraio alle ore 18,00 presso il Museo Civico P.A. Garda di Ivrea sarà inaugurata la mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea.

In anteprima, alle ore 16,30 presso il Caffè del Teatro di Ivrea, l’avvocato Carlo Ardissono e la casa editrice Natipifferi presenteranno al pubblico il portfolio contenente le riproduzioni delle immagini e un testo realizzato da Taï-Marc Le Thanh, marito di Rebecca Dautremer e scrittore anche di alcuni libri illustrati dalla moglie.
Anteprima e inaugurazione avranno luogo in presenza delle Autorità della Città di Ivrea e di Rebecca Dautremer.
Nell’edizione del 2016 de La Grande Invasione (il festival della lettura che si tiene ogni anno a Ivrea) venne ospitata una ricca retrospettiva della celebre illustratrice; allora la mostra fu curata dallo Staff del Museo Civico Garda di Ivrea e dall’Avv. Carlo Ardissono. Dall’incontro di quest’ultimo con l’artista nacque una collaborazione nell’ambito del progetto La Prima Arancia, esperimento artistico dedicato allo Storico Carnevale di Ivrea ideato e curato dall’avvocato stesso.
Alla base del progetto queste domande: quali stimoli creativi avrà un artista che vive per la prima volta (da qui il nome del progetto) la magia del Carnevale di Ivrea?
Guidato attraverso le cerimonie istituzionali, ma anche portato a gustare momenti più intimi della Manifestazione: che impressioni ne avrà? Cosa comunica il Carnevale di Ivrea a chi non lo conosce? Quali sensazioni? Quali sentimenti?
“La Prima Arancia” è nato dalla volontà tanto di portare il Carnevale di Ivrea a persone che non lo conoscono quanto di dare l’opportunità agli eporediesi di conoscere un punto di vista diverso dal loro. Infatti agli artisti sinora coinvolti è stata data “carta bianca” e i risultati certamente non sono “allineati” con la visione di chi il Carnevale lo vive da quando è nato.
Nel 2016, il primo artista coinvolto nell’iniziativa è stato Stefano Ricci, che ha tradotto la sua esperienza diretta (la sua visita nel 2015) in un testo e 6 disegni, da cui sono state ricavate altrettante serigrafie stampate dal laboratorio serigrafico Squadro di Bologna. Disegni usciti nel 2017 come cartella di illustrazioni e un libretto con il testo e pubblicati anche su Internazionale come reportage di graphic journalism del Carnevale di Ivrea.

Rebecca Dautremer e il marito, lo scrittore Taï-Marc Le Thanh, sono stati ospitati e hanno partecipato per tre giorni al Carnevale di Ivrea nel 2018. Le suggestioni dei due artisti sono state raccolte in un progetto editoriale di pregio, curato dall’Avv. Ardissono Carlo e edito dalla casa editrice Natipifferi. E’ nato così un portfolio composto da 5 illustrazioni inedite di Rebecca Dautremer stampate in Giclée fine art su carta pregiata 300 gsm di qualità museale in formato 33X33, le dimensioni di un LP in vinile. Questa particolare modalità di riproduzione è stata fortemente voluta dalla stessa illustratrice, in quanto la serigrafia non avrebbe dato una resa ottimale delle sfumature dei colori e della profondità, quasi fotografica, dei disegni originali.

La tiratura è limitata a 200 copie numerate e firmate, oltre a 17 esemplari per i collaboratori dell’opera, con numerazione speciale in numeri romani.

Mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea

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Sabato 15 febbraio alle ore 18,00 presso il Museo Civico P.A. Garda di Ivrea sarà inaugurata la mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea.

In anteprima, alle ore 16,30 presso il Caffè del Teatro di Ivrea, l’avvocato Carlo Ardissono e la casa editrice Natipifferi presenteranno al pubblico il portfolio contenente le riproduzioni delle immagini e un testo realizzato da Taï-Marc Le Thanh, marito di Rebecca Dautremer e scrittore anche di alcuni libri illustrati dalla moglie.
Anteprima e inaugurazione avranno luogo in presenza delle Autorità della Città di Ivrea e di Rebecca Dautremer.
Nell’edizione del 2016 de La Grande Invasione (il festival della lettura che si tiene ogni anno a Ivrea) venne ospitata una ricca retrospettiva della celebre illustratrice; allora la mostra fu curata dallo Staff del Museo Civico Garda di Ivrea e dall’Avv. Carlo Ardissono. Dall’incontro di quest’ultimo con l’artista nacque una collaborazione nell’ambito del progetto La Prima Arancia, esperimento artistico dedicato allo Storico Carnevale di Ivrea ideato e curato dall’avvocato stesso.
Alla base del progetto queste domande: quali stimoli creativi avrà un artista che vive per la prima volta (da qui il nome del progetto) la magia del Carnevale di Ivrea?
Guidato attraverso le cerimonie istituzionali, ma anche portato a gustare momenti più intimi della Manifestazione: che impressioni ne avrà? Cosa comunica il Carnevale di Ivrea a chi non lo conosce? Quali sensazioni? Quali sentimenti?
“La Prima Arancia” è nato dalla volontà tanto di portare il Carnevale di Ivrea a persone che non lo conoscono quanto di dare l’opportunità agli eporediesi di conoscere un punto di vista diverso dal loro. Infatti agli artisti sinora coinvolti è stata data “carta bianca” e i risultati certamente non sono “allineati” con la visione di chi il Carnevale lo vive da quando è nato.
Nel 2016, il primo artista coinvolto nell’iniziativa è stato Stefano Ricci, che ha tradotto la sua esperienza diretta (la sua visita nel 2015) in un testo e 6 disegni, da cui sono state ricavate altrettante serigrafie stampate dal laboratorio serigrafico Squadro di Bologna. Disegni usciti nel 2017 come cartella di illustrazioni e un libretto con il testo e pubblicati anche su Internazionale come reportage di graphic journalism del Carnevale di Ivrea.

Rebecca Dautremer e il marito, lo scrittore Taï-Marc Le Thanh, sono stati ospitati e hanno partecipato per tre giorni al Carnevale di Ivrea nel 2018. Le suggestioni dei due artisti sono state raccolte in un progetto editoriale di pregio, curato dall’Avv. Ardissono Carlo e edito dalla casa editrice Natipifferi. E’ nato così un portfolio composto da 5 illustrazioni inedite di Rebecca Dautremer stampate in Giclée fine art su carta pregiata 300 gsm di qualità museale in formato 33X33, le dimensioni di un LP in vinile. Questa particolare modalità di riproduzione è stata fortemente voluta dalla stessa illustratrice, in quanto la serigrafia non avrebbe dato una resa ottimale delle sfumature dei colori e della profondità, quasi fotografica, dei disegni originali.

La tiratura è limitata a 200 copie numerate e firmate, oltre a 17 esemplari per i collaboratori dell’opera, con numerazione speciale in numeri romani.

Fabio Porliod torna a sfilare a Parigi

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A settembre il giovane stilista valdostano presenterà le proprie creazioni sulle passerelle della Fashion Week parigina.

Le creazioni di Fabio Porliod, giovane e promettente fashion stylist valdostano, a settembre torneranno in passerella alla Fashion Week di Parigi. “È un ritorno, dopo il successo che abbiamo riscontrato lo scorso anno” ci dice con grande soddisfazione Fabio. La sua moda da qualche mese a questa parte sta facendo il giro del mondo: Roma, Parigi, Dubai e recentemente (lo scorso novembre) anche in Cina, grazie al Barolo Fashion Show dove è stato premiato. Porliod ha avuto modo di far conoscere il suo stile nel Paese del Sol Levante. E il prossimo settembre si torna a Parigi. Qui, per Fabio Porliod, è come giocare “in casa”.

“È una vetrina importantissima, ma per me ha anche un valore simbolico perchè proprio a Parigi i miei bisnonni materni avevano un laboratorio sartoriale ed io in un certo senso sono un po’ il loro figlio d’arte. L’interesse per la moda è una cosa seria per la mia famiglia e tutto ha avuto inizio con mia nonna Régine che ha imparato segretamente l’arte e ha poi trasmesso la passione per la sartoria e la moda prima a mio nonno Arturo, poi a mia madre ed infine a me”.

Video-intervista esclusiva per City Notizie

BIOGRAFIA

Fabio Porliod, giovane stilista emergente valdostano, nasce con la moda che gli sgorga nelle vene. Passione prorompente che viene alla luce dal focolare familiare; i nonni, Arturo e Régine, già negli anni ’60, assecondavano il loro estro artistico gestendo un importante quanto ricercato Atelier di Moda Sartoriale in quel di Parigi. Rapito dai racconti dei nonni, Fabio si lascia trasportare dagli insegnamenti che Régine tramandava alla figlia Graziella (mamma di Fabio) iniziando cosi a respirare le lavorazioni dei cartamodelli, l’arte del taglio delle stoffe, delle imbastiture, fino ad arrivare al vero e proprio confezionamento degli abiti. Forme e colori in perfetta sinergia prendevano vita assecondando mode e tendenze del momento. Fabio cresce, e comprese le proprie spiccate doti per l’organizzazione di eventi di moda, la passerella per lui ha un affascinante richiamo, inizia a muovere i suoi primi passi. Si impone nella sua realtà nativa – quella valdostana- con gusto e determinazione; si fa portatore di una ventata di coraggiosa freschezza che si predispone di far conoscere il mondo della moda in ambienti e situazioni ancora digiuni di meccanismi fashion… è cosi che nascono con successo, una dietro l’altra, le sfilate a tema di Fabio Porliod. Fabio con tenacia ed ambizione, non si accontenta però della “semplice” regia dell’evento… tanto che in men che non si dica porta in scena le sue creazioni.

Deborah Brulard

Mi specializzo nella realizzazione di Abiti da sera… raffinatezza ed eleganza sono i componenti giusti per esaltare appieno il fascino femminile che ogni donna ha…” provare per credere.

Info: fabioporliod.it

Saison Culturelle 2020 al Teatro Splendor di Aosta

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Tango del calcio di rigore

Martedì 11 e mercoledì 12 febbraio 2020 ore 21

Drammaturgia e regia di Giorgio Gallione

con Neri Marcorè, Ugo Dighero, Rosanna Naddeo, Fabrizio Costalle e Alessandro Pizzuto

È un affresco su calcio e potere in salsa sudamericana la produzione del Teatro Nazionale di Genova. Il regista Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia, ha scelto come protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, tre attori con cui ha collaborato più volte in passato, qui per la prima volta insieme, affiancati dai giovani Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto.

25 giugno 1978. All’Estadio Monumental di Buenos Aires si gioca Argentina-Olanda, finale dei mondiali di calcio. Il clima è incandescente: l’Argentina deve vincere a tutti i costi. Seduto in tribuna d’onore c’è, infatti, il generale Jorge Videla, il burattinaio del mondiale, al potere dal golpe del 1976. che ha orchestrato il Mondiale come strumento di propaganda politica, affinché il mondo si dimentichi delle Madri di Plaza de Mayo. La partita finisce 3 a 1 per i padroni di casa e chiude la più vasta e costosa operazione di propaganda politica a mezzo dello sport dopo le Olimpiadi tedesche del ’36. Almeno per una sera in Argentina si farà festa. Dal giorno dopo, però, i “voli della morte” riprenderanno puntuali e le Madri di Plaza de Mayo ricominceranno a chiedere giustizia.

Un ex-bambino di allora, interpretato da Neri Marcorè, alla luce della propria esperienza, cerca di ricostruire il suo passato di appassionato di calcio, recuperando storie di “futbol”, a cavallo tra realismo magico e realtà storica. Rivivono così in palcoscenico le vicende di Alvaro Ortega, l’arbitro colombiano che commise “l’errore” di annullare un goal all’Indipendente Medellin, la squadra dei trafficanti di cocaina, o di Francisco Valdes, capitano del Cile, costretto a segnare a porta vuota dai militari di Pinochet; si rievoca la “guerra del football”, combattuta nel 1969 tra Salvador e Honduras, e l’episodio del rigore più lungo della storia del calcio, di cui è stato protagonista suo malgrado l’anziano portiere dell’Estrella Polar, Gato Diaz.

Accompagnato da brani di Mercedes Sosa e Astor Piazzolla, arrangiati da Paolo Silvestri, autore anche delle musiche originali, Tango del calcio di rigore si muove tra mito e inchiesta, per sfociare poi in “tanghedia”, mix di commedia, tango e tragedia.


Ramin Bahrami & Danilo Rea in concerto

Venerdì 14 febbraio 2020 ore 21

Ramin Bahrami: pianoforte

Danilo Rea: pianoforte

“Due uomini liberi che affrontano musica libera”. Sta probabilmente in queste parole di Ramin Bahrami la definizione e sintesi migliore del loro concerto, intitolato Bach is in the air, che è il primo degli appuntamenti che la Saison dedica al grande musicista tedesco. L’incontro prevede il fortunato sodalizio fra il massimo esegeta vivente della musica di Johann Sebastian Bach e il più grande pianista jazz italiano. Bach, se possiamo essere audaci, è una scusa. Mai come in questo caso la protagonista assoluta è la musica. Esiste solo una Musica ed è quella che riesce ad arrivare negli angoli più nascosti dell’animo, a scrollargli di dosso la polvere e a dotarli di vita nuova. Per questo Bach è una scusa ed allo stesso tempo un tramite perché rappresenta appieno la perfezione musicale che coniuga la certezza delle forme e delle strutture con la genialità delle melodie, le famose otto battute che riescono nel piccolo miracolo di rendere diversa e migliore la nostra vita e che ci fanno scoprire mondi che fino ad un attimo prima non sapevamo esistessero. Quindi l’incontro fra Bahrami e Rea nient’altro è se non il nobile tentativo di coniugare il rigore tipico della musica di Bach con l’improvvisazione che è propria del jazz per cercare di arrivare alla Musica. Vuol dire cercare le curve della vita, percorrerle, assecondarle. Vuol dire anche deviare dalla strada maestra per cercare nuovi orizzonti.


Noa in concerto con “Letters to Bach”

Domenica 16 febbraio 2020 ore 21

Noa: voce e percussioni

Gil Dor: chitarra e direzione musicale

Or Lubianiker: basso elettrico

Noa, una delle voci internazionali più emozionanti, un’artista unica capace di cambiare ed evolversi in ogni progetto, mantenendo sempre il suo tratto distintivo elegante e raffinato, dopo vent’anni ritorna ospite della Saison con un nuovo progetto discografico, Letters to Bach .Un disco prodotto dal leggendario Quincy Jones, in cui Noa riprende dodici brani musicali del compositore tedesco Johann Sebastian Bach e li arricchisce con le sue parole, grazie ai testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale. Gli arrangiamenti per chitarra sono stati realizzati da Gil Dor suo storico collaboratore. Una musica che va oltre i confini di genere musicale e della lingua, una musica capace di parlare al cuore delle persone e di emozionarle, creando un punto di contatto tra di loro. Un omaggio al compositore tedesco unito alla capacità di sperimentare di un’artista che in 28 anni di attività ha saputo attraversare stili e argomenti, sempre in perfetta armonia tra di loro. Cresciuta tra Yemen, Israele e Stati Uniti, Achinoam Nini in arte Noa è una cantautrice, poeta, compositrice, percussionista, relatrice, attivista e madre di tre bambini. Noa ha pubblicato 15 album e si è esibita nei luoghi più importanti e prestigiosi del mondo come la Carnegie Hall e la Casa Bianca e ha cantato per tre Papi. Oltre che per la sua prolifica attività musicale, in Israele è nota anche per essere la più importante sostenitrice culturale del dialogo e della convivenza nel paese con la sua “voce della pace”.

“L’illusionista” con Luca Bono

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In scena dal 28 al 29 febbraio al Teatro Splendor di Aosta

Il giovanissimo Luca Bono ripercorre con passione il proprio percorso umano e professionale, tra grandi illusioni, close up, manipolazione e coinvolgimento del pubblico: una formula originale e inedita per i palcoscenici teatrali che stupisce, emoziona, diverte e cattura gli spettatori di tutte le età. Dimenticate il classico mago con cilindro, bacchetta e frac, perché Luca Bono è sì uno straordinario illusionista, ma soprattutto un ragazzo normale in grado di fare cose eccezionali. In scena assisteremo ad un percorso spettacolare e tecnologico tra illusioni digrande effetto scenico ed emotivo, manipolazione di oggetti e close up. Ma non si tratta di uno show di sole illusioni, bensì di uno lavoro teatrale autobiografico fresco e sorprendenteche attraverso la magia veicola un messaggio forte: mai smettere di inseguire i propri sogni; allenamento, determinazione, motivazione possono fare superare gli ostacoli che la vita ci riserva e aiutarci a realizzare anche i desideri più impensabili. Luca Bono, oggi appena venticinquenne, già Campione Italiano di Magia all’età di soli 17 anni e successivamente laureato a Parigi con il Mandrake d’Or, riconosciuto come l’Oscar della magia, è univocamente considerato il talento magico più interessante della sua generazione, interprete del nuovo illusionismo, coinvolgente e contemporaneo. Al suo attivo 450 date in Canada, Francia, Belgio, Svizzera e Italia in due anni di tournée con oltre 400.000 spettatori.

Produttore e regista: Arturo Brachetti
Autore e protagonista: Luca Bono
Durata: 100 minuti