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martedì 4 Novembre 2025

Stabilità Regionale: 1,2 Miliardi per il Futuro della Sicilia

La recente approvazione della legge di stabilità regionale per il triennio 2026-2028 segna un punto di svolta nella strategia di sviluppo economico e sociale della Sicilia, con un impatto previsto di oltre 1,2 miliardi di euro.

Questa manovra finanziaria, strutturata attorno a un nucleo di interventi diretti a rafforzare il tessuto produttivo e a promuovere l’occupazione stabile, si articola in tre pilastri fondamentali: incentivazione all’assunzione a tempo indeterminato, stimolo agli investimenti mirati e sostegno all’edilizia, il tutto declinato in un quadro di responsabilità finanziaria e attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Un elemento distintivo della legge è la destinazione di 220 milioni di euro a supporto delle assunzioni a tempo indeterminato, un segnale forte per le imprese che intendono consolidare la loro presenza nel territorio siciliano.

Tale investimento è pensato per alleggerire il costo del lavoro, rendendo più attrattive le contrassioni a lungo termine e contribuendo a ridurre la precarietà che ancora caratterizza il mercato del lavoro regionale.
Parallelamente, 10 milioni di euro sono stati stanziati per catalizzare gli investimenti nelle imminenti Zone Economiche Speciali (ZES), con l’obiettivo di attrarre capitali e competenze che possano generare nuove opportunità di sviluppo.

La legge di stabilità riconosce anche il ruolo cruciale dell’edilizia come motore di crescita economica e occupazionale.
Un fondo di 15 milioni di euro è stato creato per incentivare gli investimenti privati nel settore, con particolare attenzione alla riqualificazione energetica e all’innovazione tecnologica.
Questo intervento mira a modernizzare il patrimonio edilizio siciliano, migliorando l’efficienza energetica e creando nuove qualifiche professionali.
Il sostegno agli Enti locali rappresenta un’altra pietra angolare della manovra.

I Comuni riceveranno 350 milioni di euro a titolo di trasferimenti ordinari e 115 milioni di euro per investimenti.

Le ex Province saranno supportate con 108 milioni di euro.
Queste risorse sono destinate a rafforzare la capacità di erogazione di servizi essenziali e a promuovere progetti di sviluppo locale.

Come sottolineato dal Presidente della Regione, Renato Schifani, la manovra è “incentrata sul lavoro e sul mondo produttivo”, con l’ambizioso obiettivo di incrementare il numero di occupati con contratti a tempo indeterminato.

L’Assessore dell’Economia, Alessandro Dagnino, ha enfatizzato come la legge “coniughi rigore e sviluppo”, privilegiando gli investimenti che si traducono in nuove assunzioni e consolidando la visione di una Sicilia che recupera terreno in termini di competitività e benessere sociale.

Un elemento di particolare sensibilità è la destinazione di risorse specifiche per avviare attività in aree caratterizzate da elevato disagio sociale, un segnale di impegno verso la riduzione delle disuguaglianze e la promozione dell’inclusione.
La legge si pone, dunque, come un investimento strategico per il futuro della Sicilia, orientato a creare un’economia più solida, un mercato del lavoro più stabile e una società più equa.

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