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lunedì 3 Novembre 2025

Enrico Grosso: Un Costituzionalista a Difesa della Repubblica

Enrico Grosso, figura di spicco nel panorama giuridico italiano, incarna un percorso intellettuale profondamente radicato nella tradizione costituzionale e nell’impegno civile.

Professore ordinario di diritto costituzionale all’Università di Torino e apprezzato avvocato, Grosso rappresenta un’eccellenza accademica forgiata sotto la guida illuminante di Gustavo Zagrebelsky, maestro di pensiero e riferimento imprescindibile per le generazioni di giuristi italiani.
La sua nomina a presidente onorario del Comitato a difesa della Costituzione, in vista del delicato referendum sulla riforma della giustizia, testimonia la sua ferma adesione ai principi fondanti dell’ordinamento repubblicano.

Nato a Torino il 12 settembre di 59 anni fa, il suo profilo non si limita alla mera attività accademica o forense.
Grosso è un pensatore che ha dedicato la sua carriera all’analisi critica e all’approfondimento delle dinamiche della democrazia, con particolare attenzione al rapporto tra rappresentanza e partecipazione popolare.

La sua produzione scientifica, ampia e articolata, esplora le tensioni e le potenzialità della democrazia rappresentativa, ma si apre anche all’esplorazione di modelli di democrazia diretta, interrogandosi sui modi per coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni politiche e per rafforzare la legittimità del potere costituzionale.

Il suo lavoro si distingue per una rigorosa metodologia, che combina l’analisi dottrinale con un’attenta considerazione della realtà politica e sociale.
Grosso non si limita a descrivere le istituzioni e le procedure, ma ne valuta criticamente l’efficacia e la capacità di garantire i diritti fondamentali e di promuovere il bene comune.

La sua prospettiva è quella di un costituzionalista impegnato, consapevole che la Costituzione non è un testo statico e immutabile, ma un patto sociale in continua evoluzione, che richiede un costante monitoraggio e una vigilanza attenta da parte di tutti i cittadini.
La sua posizione contraria alla riforma della giustizia in oggetto, che lo ha portato ad assumere la presidenza onoraria del Comitato a difesa della Costituzione, riflette un profondo rispetto per l’autonomia del potere giudiziario e una preoccupazione per le possibili conseguenze negative sulla garanzia dei diritti e sulla separazione dei poteri.
Grosso non si fa carico di una difesa ideologica, ma di una difesa razionale e argomentata dei principi costituzionali, convinto che la Costituzione sia il fondamento imprescindibile della convivenza civile e della libertà individuale.
La sua voce, autorevole e ponderata, si pone come un punto di riferimento per chiunque voglia comprendere le sfide che il nostro ordinamento costituzionale deve affrontare nel XXI secolo.

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