Il 25 settembre, alle ore 17, il Polo Bibliotecario di Potenza si configurerà come epicentro di un’importante riflessione filosofica.
 L’evento, incentrato sulla figura di Emanuele Severino (1929-2020), vedrà la partecipazione di tre voci autorevoli: Riccardo Roni, docente presso l’Università degli Studi della Basilicata, Giulio Goria, dell’Università degli Studi di Salerno, e Marco Rienzi, dottorando di ricerca in Filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, curatore del volume “Emanuele Severino, con l’Occidente oltre l’Occidente”.
L’incontro non si limiterà a una semplice presentazione del libro, ma si proporrà come un’analisi approfondita del pensiero severiniano, indagandone le complesse relazioni con la tradizione filosofica occidentale e, soprattutto, le sue originali e audaci rivendicazioni.
 Marco Rienzi, in particolare, intende tracciare un ritratto di Severino che ne evidenzi la coerenza interna, collocandolo all’interno di un continuum storico che affonda le sue radici nel pensiero classico.
 Rienzi sostiene che la filosofia severiniana, nel suo percorso, ha saputo cogliere un potenziale inespresso all’interno della storia della filosofia occidentale, un “originario” che si rivela come l’ideale fallito della stessa tradizione.
 Questo “originario” non va inteso come un mero punto di partenza cronologico, ma come un orizzonte concettuale, una verità ultima e immutabile che la filosofia occidentale, pur sforzandosi di raggiungerlo, ha costantemente eluso, intrappolata nei suoi schemi interpretativi e nelle sue presupposizioni metafisiche.
La filosofia di Severino, quindi, si configura come un tentativo radicale di superare questo limite, di accedere a una comprensione più profonda e autentica della realtà, svelando la precarietà e la relatività di ogni prospettiva fin qui adottata.
La sua opera, lungi dall’essere un’operazione di distruzione, si presenta come un invito a ri-pensare l’Occidente, non negandone il valore storico e culturale, ma attraverso una lente critica che ne mette in luce i punti di debolezza e le possibilità di rinnovamento.
 L’incontro si prefigge di stimolare un dibattito aperto e costruttivo, invitando il pubblico a confrontarsi con le sfide poste dal pensiero severiniano e a riflettere sulle implicazioni che esso comporta per la comprensione del nostro presente e per l’orientamento verso il futuro.
 La discussione si focalizzerà non solo sull’analisi del pensiero di Severino, ma anche sulla sua rilevanza per le questioni filosofiche contemporanee, offrendo spunti di riflessione su temi quali il tempo, l’essere, la conoscenza e il rapporto tra filosofia e arte.



 
                                    


