Nella regione Basilicata, l’espressione democratica si è manifestata in un quadro di partecipazione moderata durante le prime ore del referendum in corso. Al termine della prima fase di rilevazione, fissata per le ore 23:00, l’affluenza complessiva ha segnato un dato del 22,2% degli aventi diritto al voto, un indicatore che, pur nella sua apparente sobrietà, riflette un momento cruciale per il futuro istituzionale del territorio.Analizzando la distribuzione geografica, emergono differenze significative tra le due province lucane. Nella provincia di Potenza, l’affluenza si attesta al 20,94%, una percentuale leggermente inferiore alla media regionale, mentre nel capoluogo, Potenza, si registra un dato più vivace, pari al 24,46%, suggerendo un coinvolgimento più marcato della popolazione urbana.La provincia di Matera, custode di un patrimonio storico e culturale inestimabile, mostra una maggiore propensione alla partecipazione, con un’affluenza del 24,58%. Particolarmente significativa è la performance della città dei Sassi, Matera, dove l’entusiasmo per l’elezione del nuovo sindaco, unitamente alla consultazione referendaria, ha generato un’affluenza eccezionale, pari al 38,66%. Questo dato, ben al di sopra della media regionale, testimonia un forte senso civico e un’attenzione particolare alle decisioni che plasmeranno il futuro della città.L’esito di questa prima fase di rilevazione, unito alle prossime ore di votazione previste per domani, dalle 7:00 alle 15:00, fornirà un quadro più completo e definito del sentimento popolare lucano. L’analisi approfondita di queste cifre, confrontate con i dati delle edizioni precedenti e con le dinamiche politiche del territorio, consentirà di comprendere meglio le motivazioni alla base della partecipazione democratica e le implicazioni per il futuro politico e sociale della Basilicata. Si tratta di un momento delicato, in cui la voce dei cittadini, espressa attraverso il voto, assume un ruolo fondamentale nel definire il percorso della regione.