Il ballottaggio di Matera si prospetta come un momento cruciale, avvolto da un’incertezza strategica che i due contendenti, Roberto Cifarelli e Antonio Nicoletti, stanno cercando di gestire in modi differenti. Sebbene Cifarelli, sostenuto da un ampio schieramento di nove liste che complessivamente raccolgono il 52,4% dei voti, appaia favorito per la conquista del seggio da Sindaco, la dinamica della cosiddetta “anatra zoppa” – ovvero, la possibilità di una vittoria del candidato con meno voti grazie alla frammentazione del voto e alla successiva necessità di accordi per governare – solleva interrogativi e potenziali scenari di negoziazione.Cifarelli, in un’affermativa risposta alla stampa, ha minimizzato la possibilità di un simile risultato, suggerendo che l’incognita riguarda più l’elettorato materano che la sua stessa posizione. Questa dichiarazione, unita all’annuncio congiunto dei due candidati di non voler intraprendere trattative con gli altri contendenti, indica una chiara volontà di evitare compromessi e mantenere un approccio determinato. L’esclusione dal tavolo delle trattative coinvolge sia Domenico Bennardi (M5S), l’attuale sindaco che ha raccolto l’8,3% dei consensi, sia Vincenzo Santochirico (Progetto Comune, 6,8%), entrambi figure di riferimento nel panorama politico locale. Anche Luca Prisco, rappresentante di Democrazia Materana (4,3%), si trova escluso da questa prospettiva di negoziati post-elettorali. Significativamente, anche l’indicazione di voto da parte di Bennardi ai propri elettori è stata espressamente negata, segnalando una rottura con il passato e un rifiuto di influenzare direttamente l’esito del ballottaggio.La situazione politica si fa ancora più complessa quando si considerano le dinamiche all’interno del Consiglio comunale. La presenza di un ampio schieramento a sostegno di Cifarelli, pur garantendo una potenziale maggioranza, non elimina la possibilità di tensioni e divergenze interne. L’elezione di Adriana Violetto, con un ampio consenso di 776 voti e appartenente alla lista Matera in Azione, a sostegno di Cifarelli, evidenzia la forza di un determinato elettorato e potrebbe rappresentare un elemento chiave nella definizione delle future politiche comunali. Il ballottaggio di Matera, dunque, si configura non solo come una sfida diretta tra due candidati, ma come un momento di confronto tra visioni politiche diverse, un banco di prova per la capacità di costruire alleanze stabili e una riflessione sulla composizione del futuro Consiglio comunale. Il risultato, lungi dall’essere scontato, dipenderà dalla capacità dei due contendenti di interpretare le aspettative dell’elettorato e di gestire le complesse dinamiche politiche che caratterizzano la città.
Matera, ballottaggio incerto: tra favoriti e scenari di negoziazione
Pubblicato il
