La nuova Assemblea Municipale di Matera si configura come un mosaico complesso, segnato da equilibri precari e una netta disparità di genere. L’elezione di Antonio Nicoletti a sindaco ha generato una situazione politica definita “anatra zoppa”, un’espressione che sottolinea la frammentazione del panorama politico locale e la potenziale difficoltà di governare con una maggioranza fragile.Il gruppo più numeroso risulta essere “Matera Democratica” con cinque consiglieri, seguito da “Fratelli d’Italia” con quattro, indicando una ripartizione del potere che riflette le dinamiche elettorali e le diverse sensibilità presenti nella città dei Sassi. L’assenza di una maggioranza solida suggerisce un periodo di negoziazione e compromesso per l’amministrazione comunale, dove ogni voto potrà assumere un peso significativo.La coalizione di centrodestra, che sostiene il sindaco Nicoletti, si avvale di un totale di dodici consiglieri. Oltre al sindaco, la forza politica comprende rappresentanti di “Fratelli d’Italia” (Augusto Toto, Vito Sasso, Dominique Cerrone e Mario Morelli), due esponenti della lista civica “Nicoletti Sindaco” (Giuseppe Nicoletti e Marco Bigherati), due provenienti da “Forza Italia” (Rocco Buccico e Stefania Draicchio), due eletti con “Io Sud” (Daniele Fragasso e Doriano Manuello) e un rappresentante di “Acito-Udc” (Saverio Acito). Questa composizione riflette una convergenza di forze con obiettivi condivisi, ma potenzialmente con sensibilità differenti.La coalizione riformista di centrosinistra, pur rimanendo significativa, si presenta più eterogenea, raccogliendo ben diciotto consiglieri. Accanto al candidato sindaco sconfitto, Roberto Cifarelli, entrano in consiglio i cinque esponenti di “Matera Democratica” (Donato Braia, Angelo Rubino, Nunzia Antezza, Tommaso Perniola e Angelo Raffaele Cotugno), tre rappresentanti di “Matera Venti Trenta” (Nicola Casino, Fortunato Martoccia, Gianfranco De Mola), tre di “Matera in Azione” (Adriana Violetto, Angelo Lapolla e Roberto Suriano). Si aggiungono poi singoli esponenti di diverse liste civiche e movimenti politici, tra cui “Matera nel cuore” (Giovanni Angelino), “Basilicata Casa Comune” (Domenico Schiavo), “Materia Futura” (Luca Colucci), “Volt” (Angelo Momtemurro), “Socialisti E+Matera” (Saverio Tarasco) e “Periferie di Matera” (Paolo Grieco), testimoniando un ampio spettro di istanze e proposte. La presenza dei due candidati sindaci sconfitti, Domenico Bennardi (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Santochirico (Progetto Comune), introduce ulteriori elementi di complessità, sottolineando la frammentazione del voto e la necessità di dialogo intergruppo.Un elemento di notevole criticità emerge dall’analisi della composizione dell’Assemblea: la marcata carenza di rappresentanza femminile, con sole cinque donne elette su un totale di trentadue consiglieri. Questa situazione solleva interrogativi sulla parità di accesso alle cariche elettive e sulla necessità di promuovere una maggiore inclusione di genere nella politica locale. L’equilibrio politico e la capacità di affrontare le sfide che attendono Matera saranno dunque influenzati da questa composizione eterogenea, dove la capacità di ascolto, il dialogo costruttivo e la ricerca di soluzioni condivise si riveleranno cruciali per il bene comune.
Matera: Nuova Assemblea tra equilibri fragili e disparità di genere.
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