La comunità di Grottole, frazione di Matera, ha recentemente celebrato un evento di profonda valenza identitaria e spirituale: la riapertura della chiesa di San Pietro, dopo un accurato e significativo restauro. L’intervento, sostenuto dalla Regione Basilicata, rappresenta un atto di risarcimento verso un patrimonio storico-religioso secolare, intrinsecamente legato all’evoluzione sociale e culturale del territorio.La cerimonia di consacrazione del nuovo altare e la successiva riapertura al culto, presieduta dall’arcivescovo emerito monsignor Salvatore Ligorio, hanno segnato un punto di svolta per la parrocchia dei Santi Luca e Giuliano e per l’intera comunità. L’atto di consegna della targa all’assessore regionale alla salute, Cosimo Latronico, da parte della parrocchia, testimonia un riconoscimento alla sensibilità dimostrata dall’amministrazione regionale, un gesto che va oltre il semplice sostegno economico, abbracciando la volontà di preservare le radici e l’anima di un luogo.L’assessore Latronico, nel suo intervento, ha espresso un profondo senso di gratitudine per un impegno che trascende le mere formalità burocratiche. Ha sottolineato come il restauro di un edificio sacro come la chiesa di San Pietro non sia un’operazione isolata, ma un investimento nel tessuto connettivo della comunità, un ponte tra passato e futuro. La chiesa, con la sua storia millenaria, incarna i valori di fede, arte e bellezza, pilastri fondamentali per la crescita spirituale e culturale delle generazioni future.L’intervento di restauro, lungi dall’essere un mero recupero estetico, si configura come un atto di profonda responsabilità verso le generazioni future. La cura del patrimonio storico-religioso, infatti, non è solo un obbligo verso il passato, ma anche un investimento sul futuro, un modo per trasmettere ai giovani un senso di appartenenza e di identità, rafforzando il legame con le proprie radici.La Regione Basilicata ha ribadito il proprio impegno a sostenere con determinazione iniziative di questo tipo, riconoscendo che la tutela del patrimonio storico-religioso è un elemento imprescindibile per la crescita culturale e spirituale della regione. La festa per la riapertura della chiesa di San Pietro, quindi, non è solo un momento di celebrazione, ma un impegno solenne a preservare la memoria collettiva e a coltivare un futuro ricco di significato e bellezza, un futuro in cui l’arte, la fede e la comunità si fondono in un abbraccio di speranza e identità.
Riapre a Grottole la chiesa di San Pietro: un atto di fede e identità.
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