Tornando ai giardini, mi dedico nuovamente alla cura delle piante, poiché la mancanza di personale rende necessario il mio intervento.

29 dicembre 2023 – 14:31

Dopo un’attenta riflessione, ho preso questa decisione non facile. Ho scelto di tornare anticipatamente a dirigere il reparto di Neurologia a causa delle evidenti difficoltà che sta affrontando questa struttura nella quale sono cresciuto professionalmente. Le principali difficoltà sono legate alla carenza cronica di personale. Questo è quanto spiega il dottor Guido Giardini, che ha presentato le sue dimissioni dall’incarico di direttore sanitario dell’Usl della Valle d’Aosta.”Ho deciso – continua Giardini – di accettare una sfida personale e professionale: voglio investire in un progetto che credo molto, riguardante il rilancio del reparto e degli ambulatori specialistici, del Centro cefalee e del Centro Ictus del nostro ospedale regionale. Tra i miei obiettivi c’è anche la riattivazione delle attività di Medicina di montagna, settore nel quale eravamo considerati leader nazionali. Vivo questo momento come l’inizio di una nuova avventura, consapevole che le grandi sfide portano grandi soddisfazioni”.Massimo Uberti, capo della Direzione strategica dell’Usl, commenta: “Come direttore generale e come amico sono dispiaciuto, anche se comprendo le ragioni del dottor Giardini e le apprezzo molto. Rinuncia a una legittima aspirazione personale nella quale ha investito tempo e formazione per l’interesse generale, prendendo in mano le redini del reparto di Neurologia in un momento estremamente difficile. A nome di tutta l’azienda lo ringrazio e sono sicuro che continueremo a collaborare in modo proficuo”.L’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, dichiara: “Innanzitutto, desidero ringraziare Guido per l’eccellente lavoro svolto a favore della comunità valdostana in un periodo estremamente critico. In qualità di assessore, posso solo ringraziarlo per il senso di responsabilità dimostrato: la volontà di sostenere e rilanciare il reparto di Neurologia in un momento così difficile. È grazie a professionisti che mettono al primo posto il bene della collettività rispetto alle proprie aspirazioni personali che tutti insieme possiamo contribuire ad aiutare e migliorare la sanità valdostana”.

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