L’accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, rinnovato dalle disposizioni ministeriali, si è concretizzato a Trento con una prima tornata di prove selettive che hanno visto la partecipazione di 403 candidati, inseriti in un contesto nazionale che coinvolge circa 54.000 aspiranti medici in tutta Italia, contendenti per 24.026 posti.
L’Università di Trento, in particolare, ha attratto 495 studenti che hanno intrapreso il percorso il 1° settembre, testimoniando la crescente reputazione dell’ateneo anche per corsi di recente istituzione.
Il sistema di valutazione, introdotto per garantire una maggiore selettività e uniformità a livello nazionale, prevede tre prove distinte – Chimica con propedeutica biochimica, Fisica e Biologia – da affrontare in un’unica sessione, replicata in contemporanea in circa quaranta sedi universitarie.
Ogni prova, della durata di 45 minuti, consiste in 31 quesiti a risposta multipla, intervallate da un quarto d’ora di pausa, elementi progettati per stimolare la concentrazione e favorire un’efficace gestione del tempo.
Il superamento di queste prove non determina l’immediato accesso al proseguimento del percorso di studi.
L’ammissione definitiva, prevista per gennaio, sarà infatti regolata da una graduatoria nazionale, compilata sulla base del punteggio complessivo ottenuto in tutte le prove.
Questo sistema introduce un elemento di competizione significativa: anche chi ha frequentato le lezioni in sedi diverse da Trento potrà ambire a posizioni più favorevoli nella graduatoria finale, a testimonianza di un sistema meritocratico che premia l’eccellenza accademica indipendentemente dalla sede di frequenza.
La frequenza regolare delle lezioni nella sede universitaria di prima scelta rimane un prerequisito fondamentale, e il percorso ha visto una riduzione del numero di studenti che hanno mantenuto i requisiti necessari per l’ammissione alla prova filtro, attestandosi leggermente sopra i 400.
Questi candidati aspirano a conquistare uno degli 80 posti disponibili a Trento.
Il nuovo sistema di ammissione, con i suoi due appelli – uno in novembre e uno a dicembre – incoraggia gli studenti a non solo superare le prove, ma anche a perseguire risultati elevati, consapevoli dell’impatto che un punteggio più alto avrà sulla loro posizione nella graduatoria nazionale.
La scelta di concentrarsi su una o più prove, o affrontare tutte e tre nell’appello iniziale, riflette una strategia personalizzata per massimizzare le possibilità di successo in questo processo selettivo ad alto livello di competizione.







