L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente irrogato una sanzione pecuniaria di due milioni di euro a Talea Group Spa, un significativo operatore nel panorama dell’e-commerce farmaceutico, che gestisce i siti www.farmae.it e www.amicafarmacia.com.
La decisione, resa nota dal Centro Regionale Tutela Consumatori e Utenti (Crtcu) di Trento, evidenzia un quadro di pratiche commerciali scorrette che hanno pesantemente pregiudicato i diritti dei consumatori.
L’indagine ha preso avvio a seguito di numerose segnalazioni, precisamente circa trenta, provenienti da consumatori trentini che si sono rivolti allo Sportello europeo dei consumatori.
Questi utenti, dopo aver effettuato ordini e provveduto al pagamento anticipato, si sono trovati di fronte a consegne incomplete o, in molti casi, completamente assenti.
La gravità della situazione è stata aggravata dalla comunicazione tardiva, spesso giunta a distanza di giorni dal pagamento, tramite email, con cui Talea Group Spa annunciava l’annullamento dell’ordine, adducendo problematiche legate all’aggiornamento delle disponibilità di prodotti.
Accompagnata da promesse di rimborsi, spesso non mantenute, questa prassi ha generato un profondo senso di frustrazione e ha reso necessario l’intervento dello Sportello europeo dei consumatori.
Le pratiche contestate dall’AGCM non si limitano alla semplice errata gestione degli ordini, ma rivelano una serie di irregolarità che mettono in discussione la trasparenza e la correttezza delle informazioni fornite ai consumatori.
In particolare, l’Autorità ha rilevato la diffusione di false o fuorvianti indicazioni sulla reale disponibilità dei prodotti, l’imprecisione nei tempi di consegna promessi e l’applicazione di clausole che consentivano l’annullamento unilaterale degli ordini, anche a seguito dell’avvenuto addebito del corrispettivo.
Questa sanzione rappresenta un monito significativo per l’intero settore dell’e-commerce farmaceutico, richiamando l’importanza di garantire la correttezza delle informazioni, il rispetto dei tempi di consegna e la tutela dei diritti dei consumatori.
La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla necessità di rafforzare i controlli e di definire standard più rigorosi per la gestione degli ordini online, soprattutto in un settore delicato come quello della farmacia, dove la fiducia e la trasparenza sono elementi imprescindibili.
L’episodio sottolinea, inoltre, la rilevanza dello Sportello europeo dei consumatori come strumento di tutela per i cittadini che si trovano ad affrontare problematiche di natura transfrontaliera o che lamentano pratiche commerciali scorrette da parte di aziende operanti nel mercato unico digitale.
La vicenda, auspicabilmente, stimolerà un dibattito più ampio sulla regolamentazione dell’e-commerce farmaceutico e sull’importanza di garantire un’esperienza d’acquisto online sicura, trasparente e rispettosa dei diritti dei consumatori.








