Smantellata a Bressanone una rete specializzata nel furto di e-bike: un successo operativo che intercetta un’emergenza criminale emergenteUn’operazione ad alta intensità condotta dalla Compagnia Carabinieri di Bressanone ha portato alla luce e smantellato un’organizzazione criminale attiva nell’Alta Val d’Isarco, dedita al furto di biciclette elettriche di pregio e ad altri reati patrimoniali.
L’intervento, che ha portato all’arresto di due individui e al recupero di refurtiva per un valore complessivo di circa 20.000 euro, costituisce un segnale importante nell’intercettare una tendenza criminale in crescita: la sistematizzazione del furto di e-bike, un fenomeno che esprime non solo una motivazione economica, ma anche un’evoluzione strategica di gruppi criminali sempre più organizzati e attenti alla dimensione del mercato illecito.
L’azione, coordinata dal Nucleo Operativo e Radiomobile e supportata dalle Stazioni Carabinieri di Bressanone, Rio di Pusteria, Vandoies e Naz-Sciaves, è nata da una segnalazione puntuale e tempestiva di una cittadina di Naz-Sciaves, il cui acume ha permesso di innescare una serie di eventi che hanno portato al successo dell’operazione.
La prontezza di risposta dei militari, giunti immediatamente sul posto in via Unterbrunnergasse, ha permesso di cogliere in flagranza tre individui intenti a depredare un furgone, un’azione che evidenzia la pianificazione e l’organizzazione del gruppo.
La fuga dei presunti malviventi, e il successivo inseguimento, ha reso l’operazione particolarmente dinamica.
L’utilizzo strategico del drone, fornito dai Vigili del Fuoco volontari di Naz-Sciaves, ha rappresentato un elemento chiave nella cattura di due dei sospetti, dimostrando l’importanza della collaborazione tra diverse forze di sicurezza nell’affrontare problematiche complesse.
Le successive indagini, condotte con metodo e scrupolo, hanno permesso di ricostruire la rete criminale e di identificare un terzo complice attualmente latitante.
L’individuazione del suo nominativo, desunto da una documentazione relativa a un precedente arresto, testimonia l’attenzione dei Carabinieri nel collegare eventi apparentemente distanti e ricostruire la dinamica criminale.
Il bottino recuperato, composto da sei e-bike di valore e altri oggetti di refurtiva, non solo quantifica la portata del danno arrecato alle vittime, ma sottolinea anche la necessità di rafforzare i sistemi di sicurezza e di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione.
Il materiale sequestrato è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa che i legittimi proprietari possano riappropriarsi dei propri beni.
L’Arma dei Carabinieri continua a impegnarsi con determinazione nella ricerca del terzo sospetto, consapevole che la lotta alla criminalità organizzata richiede un impegno costante e una sinergia operativa tra le diverse componenti delle forze dell’ordine.
Questa operazione rappresenta un esempio tangibile di come la combinazione di segnalazioni tempestive, rapidità di intervento e indagini accurate possa portare a risultati significativi nella tutela della sicurezza e nella difesa del patrimonio della comunità.
L’emergenza furti di e-bike richiede un’analisi più approfondita delle cause, che spaziano dalla crescente popolarità di questi mezzi di trasporto alla loro facilità di rivendita nel mercato nero.








