Trent’anni di impegno transfrontaliero, una visione condivisa e un’istituzione che ha saputo intercettare l’evoluzione del panorama europeo: l’Ufficio di collegamento dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino a Bruxelles ha celebrato un traguardo significativo, testimoniando l’importanza strategica della cooperazione regionale nell’ambito dell’Unione Europea.
La cerimonia ufficiale, tenutasi nella capitale belga, ha riunito figure chiave della politica europea, nazionale e regionale, inclusi i presidenti delle province autonome di Tirolo, Alto Adige e Trentino, Anton Mattle, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, rispettivamente, insieme al vicepresidente italiano della Commissione Europea, Raffaele Fitto, e a rappresentanti di spicco dell’esecutivo comunitario.
L’Ufficio di collegamento, più di una sede fisica, rappresenta un ponte cruciale per veicolare le istanze e le aspirazioni di un territorio alpino complesso e diversificato.
La sua esistenza è la concreta espressione di una strategia lungimirante, nata nel 1995, che ha saputo anticipare l’esigenza di una presenza unitaria e proattiva nel cuore delle istituzioni europee.
In un contesto europeo caratterizzato da una crescente interdipendenza e dalla necessità di affrontare sfide comuni, la capacità di aggregare risorse e voci si rivela un fattore determinante per l’efficacia dell’azione regionale.
L’innovazione del modello eurregionale risiede nella sua natura transfrontaliera, un approccio pionieristico che ha superato i confini nazionali per promuovere un’identità comune e obiettivi condivisi.
L’esperienza dell’Euregio si configura come un esempio virtuoso per altre regioni che aspirano a rafforzare la propria influenza a livello europeo, dimostrando che la forza risiede nella cooperazione e nella capacità di parlare con una sola voce.
Questo approccio ha generato non solo risparmi economici, ma soprattutto ha amplificato l’impatto delle istanze regionali, consentendo di influenzare le politiche europee in modo più incisivo.
La presenza dell’Ufficio di collegamento ha permesso al Tirolo, all’Alto Adige e al Trentino di navigare con maggiore consapevolezza le dinamiche del mercato unico europeo, di tutelare le peculiarità territoriali, di promuovere lo sviluppo sostenibile e di contribuire attivamente alla definizione delle priorità comunitarie in settori strategici come i trasporti, l’agricoltura, l’ambiente e la ricerca.
La sua azione si è rivelata fondamentale per garantire che le specificità di un territorio alpino, ricco di tradizioni culturali e di risorse naturali uniche, fossero adeguatamente rappresentate e valorizzate nel contesto europeo.
La condivisione di esperienze e competenze, la creazione di sinergie operative e la capacità di anticipare le tendenze del mercato hanno permesso all’Euregio di posizionarsi come un attore rilevante nel panorama regionale europeo.
Il presidente Fugatti ha efficacemente riassunto l’essenza di questa strategia: la forza dell’Euregio risiede nella sua capacità di parlare con una voce coesa, un coro di tre territori che si fanno interpreti di istanze regionali specifiche, ma universalmente condivisibili.
Questa visione lungimirante ha permesso all’Euregio di affermarsi come un modello di cooperazione transfrontaliera, un esempio di come la forza possa nascere dalla condivisione, dalla collaborazione e dalla volontà di superare i confini nazionali per costruire un futuro comune.








