Nel 2025, il Gruppo Mezzacorona consolida la sua posizione di leadership nel panorama vitivinicolo, registrando un fatturato di 213.030.118 euro, con un modesto incremento dello 0,32% rispetto ai 212.347.041 dell’anno precedente, e un utile netto di 1.741.670 euro.
Questi risultati, presentati durante la 121ª assemblea generale dei soci, testimoniano la solidità finanziaria dell’azienda, evidenziata dal valore del conferimento, superiore ai 62 milioni di euro, e da un patrimonio netto che supera i 100 milioni.
Il Presidente, Luca Rigotti, ha espresso profonda gratitudine ai soci e ai collaboratori, riconoscendo il loro contributo essenziale in un contesto globale segnato da instabilità geopolitica ed economica, fattori che esercitano una pressione significativa sull’intero settore vitivinicolo.
L’analisi dettagliata delle performance rivela una dipendenza cruciale dall’export, che rappresenta oltre l’80% del volume d’affari.
Mezzacorona ha ampliato significativamente la sua presenza internazionale, raggiungendo ben 75 Paesi.
Il mercato statunitense, pilastro strategico e consolidato da oltre trent’anni attraverso la controllata Prestige Wine Imports Corp.
, rimane di primaria importanza, seguito da Germania, servita dalla controllata Bavaria WeinImport GmbH.
Si assiste a una progressiva espansione verso mercati emergenti, quali Sud America, Caraibi e Sud-Est asiatico, a completamento di una rete che include Olanda, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est, Austria, Svizzera e Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina).
Il Direttore Generale, Francesco Giovannini, ha illustrato le strategie aziendali focalizzate sull’innovazione, la ricerca agronomica avanzata e il rafforzamento della qualità.
Mezzacorona si configura non solo come azienda vinicola, ma come un’agricoltura diffusa, radicata nel territorio e basata sulla collaborazione con i viticoltori soci.
La decima certificazione Sqnpi ottenuta dai soci rappresenta un elemento imprescindibile per l’accesso ai mercati internazionali, a testimonianza dell’impegno verso standard qualitativi elevati e tracciabilità.
Il Gruppo, pioniere in Trentino negli anni ’70 nell’adozione delle denominazioni Doc, ha saputo anticipare le tendenze, sperimentando con successo, a partire dagli anni ’90, le più moderne tecniche di produzione integrata, una filosofia che si riflette nel riconoscimento costante attraverso numerosi premi internazionali.
Tra questi, spiccano i prestigiosi “3 Bicchieri” della Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso attribuiti al Rotari Flavio Trentodoc 2017 e al vino rosso siciliano Cantodoro Feudo Arancio Sicilia Doc 2022, e le 17 medaglie (oro e argento) assegnate al Rotari durante la The Champagne and Sparkling Wine World Championship, premi che testimoniano l’eccellenza e il continuo impegno verso l’innovazione e la qualità nel mondo del vino.








