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Linea Trento-Bassano riapre: torna il treno dopo le sfide infrastrutturali.

Dopo un periodo di sospensione dovuto a complesse sfide infrastrutturali, la linea ferroviaria strategica che collega Trento e Bassano del Grappa riprenderà il regolare...
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Bolzano, inseguimento rocambolesco: giovane investe Carabinieri

Nella vivace area industriale di Laion, incastonata nel contesto bolzanese, un routine check-point dei Carabinieri ha innescato un'escalation di eventi che ha messo a dura prova il senso del dovere e la sicurezza pubblica. Un giovane di venticinquanni, residente...

Luca Di Biasi è scomparso: un amore e un documentario indimenticabili.

La scomparsa di Luca Di Biasi, a soli 60 anni, lascia un vuoto palpabile, soprattutto per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e per coloro che hanno condiviso con lui il toccante percorso narrato nel documentario "Luca e...

Bilancio storico in Alto Adige: 8,8 miliardi per futuro e inclusione.

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Trentino: Rifiuti, un impegno programmatico all’avanguardia

La gestione sostenibile dei rifiuti in Trentino: un impegno programmatico e risultati all'avanguardia. L'Assessore provinciale all'ambiente ed enti locali, Giulia Zanotelli, ha...

Bolzano: cambio al vertice, Cusumano a L’Aquila, Travaglini prefetto.

Il panorama istituzionale provinciale di Bolzano si rinnova con un passaggio di consegne di rilievo. Vito Cusumano, figura chiave nella gestione amministrativa della provincia...

Milano-Cortina 2032: Un’eredità per le nuove generazioni alpine

L’eredità dei grandi eventi sportivi, come le Olimpiadi Invernali del 2032 a Milano-Cortina, si estende ben oltre la durata delle competizioni stesse, rappresentando un’opportunità imperdibile per rimodellare il futuro delle comunità alpine e per stimolare un rinnovato rapporto tra le nuove generazioni e il territorio montano.

Rainer Sanoner, presidente del Saslong Classic Club, sottolinea come la sfida olimpica possa catalizzare un processo di sviluppo sostenibile, focalizzato sull’empowerment dei giovani attraverso lo sport.

L’obiettivo non è semplicemente ospitare un evento di portata mondiale, ma piuttosto costruire un’infrastruttura di valori e competenze che ispirino i giovani a riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale e naturale delle montagne.

La montagna, in questo contesto, emerge come un laboratorio a cielo aperto, un luogo privilegiato per la formazione di una coscienza ambientale e sociale, dove i giovani possono sviluppare un profondo senso di appartenenza e responsabilità.

La riscoperta del territorio montano non è solo un ritorno alle radici, ma anche un investimento nel futuro, un modo per contrastare lo spopolamento e promuovere un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente.

Bruno Felicetti, presidente esecutivo del Comitato Nordic Ski Val di Fiemme, evidenzia un aspetto cruciale: la necessità di un investimento infrastrutturale significativo, altrimenti insostenibile per le sole risorse comunali o provinciali.

Le Olimpiadi rappresentano un volano per la realizzazione di opere pubbliche che andranno a beneficio della valle per decenni, assicurando una modernizzazione delle strutture e un miglioramento della qualità della vita.
Si tratta di un’operazione di sviluppo a lungo termine, che andrà ben oltre la mera funzionalità delle piste da sci o dei centri di competizione.

Un elemento fondamentale è il ricambio generazionale all’interno del mondo organizzativo.
La partecipazione a un evento olimpico offre un’opportunità unica di crescita professionale e personale per coloro che operano dietro le quinte, contribuendo a creare un team di esperti preparati per le sfide future.

Milano-Cortina si configura, dunque, come un acceleratore di competenze, un luogo di apprendimento e di trasmissione del sapere, dove le nuove generazioni possono entrare in contatto con professionisti affermati e acquisire un’esperienza preziosa.
La formazione di questo capitale umano è un fattore chiave per garantire la sostenibilità dell’eredità olimpica nel tempo.

In definitiva, l’evento del 2032 non deve essere percepito come una conclusione, ma come un punto di partenza per un percorso di crescita e di sviluppo continuo, volto a rafforzare l’identità montana, a promuovere la partecipazione dei giovani e a costruire un futuro più sostenibile e prospero per le comunità alpine.

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