domenica 7 Settembre 2025
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Trieste

Pulizia dei fondali adriatici: volontari ripuliscono la Sacchetta

L’impegno per la salvaguardia del mare Adriatico si è concretizzato questa mattina con un’operazione di pulizia dei fondali della Sacchetta, un’area cruciale per la nautica triestina, densamente popolata da ormeggi e costantemente esposta alle sfide poste dall’ambiente marino.
Circa novanta volontari, uniti tra subacquei esperti e personale di supporto a terra, hanno dedicato oltre un’ora al recupero dei detriti accumulati, testimonianza tangibile della pressione antropica su questo ecosistema fragile.

Il risultato dell’intervento è stato significativo: sono stati estratti dai fondali quasi due metri cubi di rifiuti, una composizione eterogenea che riflette le molteplici fonti di inquinamento.
Pneumatici, alcuni di dimensioni notevoli, hanno rappresentato una componente sostanziale del carico recuperato, affiancati da un considerevole quantitativo di plastica di vario genere, frammenti di vetro, lattine e altri materiali inerti.
Tutto il materiale prelevato è stato scrupolosamente differenziato per lo smaltimento, massimizzando l’efficacia del riciclo e minimizzando l’impatto ambientale.
L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di interventi periodici volti a contrastare l’accumulo di rifiuti sottomarini, un problema particolarmente acuto in aree come la Sacchetta, soggette all’azione erosiva del vento e alle correnti marine.

Questi interventi non si limitano alla semplice rimozione dei detriti visibili; mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un approccio più responsabile nei confronti dell’ambiente marino.
La difficoltà di recuperare alcuni oggetti, spesso ingombranti e profondamente incastonati nel letto marino, sottolinea la complessità della sfida.

Presente all’evento, l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato l’importanza cruciale di queste iniziative.

“Il mare è purtroppo un ricettacolo di materiali inquinanti, con un’intensificazione del fenomeno durante le giornate di maltempo,” ha dichiarato.

L’assessore ha inoltre ribadito l’impegno della Regione a sostenere tali operazioni, evidenziando la necessità di promuovere un’educazione ambientale capillare e trasversale, con particolare attenzione alle nuove generazioni.
“Consideriamo i bambini e i ragazzi i migliori ambasciatori di una cultura del rispetto per l’ambiente,” ha affermato, “perché sono loro che plasmeranno il futuro e che, con la loro sensibilità, potranno diffondere un’etica ambientale solida e duratura.
L’obiettivo è creare una coscienza collettiva che trasformi la tutela del mare in una priorità condivisa, partendo dall’educazione primaria e arrivando a coinvolgere l’intera comunità.
” L’iniziativa si configura, dunque, non solo come un atto di pulizia fisica, ma come un investimento a lungo termine per la salvaguardia del patrimonio naturale triestino.

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