Il dolore collettivo si concentrerà domani a Padova, dove si terranno i funerali di Stato per i carabinieri Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, le cui vite sono state tragicamente spezzate durante un intervento volto a contrastare la criminalità organizzata.
La cerimonia, prevista per le ore 16:00 nella solenne Basilica di Santa Giustina, vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un gesto che sottolinea la gravità dell’evento e il profondo cordoglio della nazione.
Questa tragedia, che ha colpito duramente la comunità di Castel D’Azzano (Verona) e l’intera Arma dei Carabinieri, evoca un riflesso amaro sulla complessità del contrasto alla criminalità e il sacrificio quotidiano richiesto a chi opera in prima linea per la sicurezza del Paese.
 L’esplosione del casolare, che ha inferto un colpo devastante a tre giovani uomini dediti al servizio, non è solo un evento isolato, ma un monito sulla persistenza di strutture criminali radicate nel territorio, capaci di utilizzare la violenza e la sopraffazione per proteggere i propri interessi illeciti.
La presenza del Presidente Mattarella assume un significato particolarmente rilevante.
Non si tratta semplicemente di un atto formale di circostanza, ma un segnale di rispetto verso i caduti, un riconoscimento del loro valore e un tributo al ruolo cruciale delle Forze Armate nell’assicurare l’ordine pubblico e la tutela dei cittadini.
La cerimonia funebre si configura, pertanto, come un momento di lutto nazionale, un’occasione per riaffermare l’importanza della legalità, della giustizia e della memoria di coloro che l’hanno difesa con il proprio sacrificio.
L’evento offre inoltre una preziosa opportunità di riflessione più ampia.
 Si tratta di analizzare le strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità, di valutare l’efficacia degli strumenti di intelligence e di rafforzare il supporto alle Forze dell’Ordine, spesso impegnate in contesti operativi estremamente delicati e pericolosi.
 La perdita di questi tre carabinieri non può essere vana: deve stimolare un impegno ancora maggiore per sradicare le cause del crimine, per proteggere il territorio e per garantire che eventi simili non si ripetano.
 La loro memoria ci invita a non dimenticare il prezzo della libertà e la responsabilità di ciascuno nel contribuire a costruire una società più giusta e sicura.



                                    



