Il Leone d’Argento, prestigioso Gran Premio della Giuria dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato assegnato a “The Voice of Hind Rajab” di Kaouther Ben Hania, un’opera che ha suscitato profonda commozione e un’ovazione collettiva al termine della proiezione.
Il film, co-produzione franco-tunisina, non è una ricostruzione narrativa convenzionale, ma un’indagine complessa e disorientante sulla tragedia di Hind Rajab, una bambina palestinese di cinque anni deceduta durante un conflitto armato a Gaza.
Lungi dall’offrire una cronaca didascalica degli eventi, Ben Hania utilizza una forma ibrida che mescola interviste reali ai genitori di Hind, dialoghi con gli operatori della Mezzaluna Rossa che hanno partecipato al tentativo di soccorso, e frammenti di finzione che ripercorrono le ore cruciali del dramma.
Questa scelta stilistica crea un effetto di straniamento, mettendo in discussione la possibilità di rappresentare la sofferenza infantile e la brutalità della guerra con linguaggio cinematografico tradizionale.
Il film si articola attorno alla voce di Hind, che emerge dalle conversazioni telefoniche con i soccorritori, una testimonianza fragile e potente che si contrappone al silenzio imposto dalla violenza.
Ben Hania non si limita a denunciare la perdita di una vita innocente, ma esplora le implicazioni morali e politiche del conflitto, interrogando il ruolo degli operatori umanitari e la responsabilità collettiva di fronte alla tragedia.
L’opera si configura come un atto di memoria, un tentativo di dare voce a chi non ce l’ha più, ma anche come una riflessione sulla difficoltà di elaborare il lutto in un contesto di profonda ingiustizia.
La standing ovation ricevuta testimonia la capacità del film di toccare le corde più profonde dell’animo umano, suscitando empatia e interrogando il pubblico di fronte alla complessità e alla devastazione della realtà palestinese.
Si tratta, in definitiva, di un’opera che trascende i confini del genere documentaristico per diventare un’opera d’arte capace di generare una profonda riflessione etica e politica.