Un’analisi recente di Youtrend, condotta attraverso un ampio sondaggio CAWI tra il 18 e il 22 novembre 2025, getta luce dinamiche complesse all’interno dell’elettorato italiano e, in particolare, sul potenziale impatto di leadership alternative all’interno della Lega.
I risultati evidenziano una percezione di maggiore affidabilità nei confronti di Luca Zaia, con il 31% degli intervistati che nutre in lui una fiducia “molta” o “abbastanza”, in confronto al 22% che si fida di Matteo Salvini e al 16% che ripone fiducia in Roberto Vannacci.
Questo divario, significativo, suggerisce una potenziale necessità di rivedere le strategie comunicative e le narrative politiche del partito.
L’indagine, condotta su un campione rappresentativo di 804 maggiorenni italiani, stratificato per genere, età, titolo di studio e area geografica (secondo la ripartizione Istat), e con un margine di errore del +/- 3,5% a un intervallo di confidenza del 95%, rivela un quadro variegato.
La scarsa fiducia in Salvini, percepita da ben il 71% del campione, indica una possibile erosione del consenso, forse legata a una combinazione di fattori comunicativi, politici e legati alla gestione di temi controversi.
Vannacci, pur godendo di un livello di fiducia superiore a Salvini in una parte del campione, si confronta con una sostanziale incertezza e un’opinione negativa diffusa.
L’aspetto più rilevante dell’indagine riguarda l’impatto potenziale di una leadership alternativa.
Se Luca Zaia assumesse la guida nazionale della Lega, il 23% degli elettori si dichiarerebbe più propenso a votare per il partito, mentre solo l’8% vedrebbe una diminuzione della propria propensione al voto.
Questo risultato, in netto contrasto con la leadership di Vannacci, dove un voto aumenterebbe solo per il 10% e diminuirebbe per un significativo 27%, suggerisce che Zaia potrebbe catalizzare un ritorno di consenso e una stabilizzazione dell’elettorato, mitigando l’effetto di frammentazione che sembra caratterizzare l’immagine di Vannacci.
L’incertezza, elemento ricorrente nei risultati, con una percentuale variabile tra il 18% e il 21% a seconda del potenziale leader, sottolinea la necessità per il partito di comunicare con maggiore chiarezza la propria identità e le proprie proposte programmatiche.
Questa incertezza non è semplicemente una questione di “non so”, ma riflette probabilmente una difficoltà nell’associare un’immagine coerente e affidabile ai potenziali leader, soprattutto in un contesto politico complesso e in rapida evoluzione.
Il dato, inoltre, potrebbe indicare un elettorato disilluso, alla ricerca di figure in grado di incarnare un cambiamento significativo rispetto al passato.
In definitiva, il sondaggio di Youtrend non offre solo una fotografia dello stato attuale dell’opinione pubblica, ma anche elementi cruciali per comprendere le dinamiche di consenso e le potenziali traiettorie future della Lega, evidenziando l’importanza strategica della leadership nel plasmare la percezione del partito e nell’influenzare le scelte degli elettori.
