La prospettiva di un impianto di trattamento rifiuti proposto da Edison nella zona industriale di Jesi, in provincia di Ancona, solleva interrogativi cruciali che richiedono un’analisi approfondita e un dibattito pubblico costruttivo. La consigliera regionale Mirella Battistoni, esponente di Fratelli d’Italia, ha espresso con forza la necessità di affrontare questa questione con la dovuta serietà e responsabilità, organizzando una conferenza stampa a Jesi per portare alla luce le preoccupazioni del suo partito.Le criticità emerse non si limitano alla semplice vicinanza dell’impianto a strutture sensibili come attività commerciali, residenze civili e una mensa scolastica. Piuttosto, si concentrano sull’esigenza di una valutazione rigorosa dei potenziali rischi derivanti dalla manipolazione e stoccaggio di materiali potenzialmente pericolosi, con particolare riferimento alla prevenzione di incidenti e all’adozione di protocolli di sicurezza avanzati.Fratelli d’Italia insiste sulla rigorosa applicazione della Direttiva Seveso II, uno strumento normativo volto a prevenire e mitigare i rischi derivanti da attività industriali potenzialmente pericolose. La mozione presentata e approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale, che prevede il coinvolgimento del Comitato Tecnico Regionale (CTR) nel processo di autorizzazione dell’impianto, testimonia l’impegno del partito a garantire la massima trasparenza e la più ampia partecipazione degli esperti tecnici nel processo decisionale. Il CTR, con la sua competenza multidisciplinare, è chiamato a fornire un parere autorevole e indipendente, valutando ogni aspetto tecnico e ambientale del progetto.Pur riconoscendo il potenziale impatto positivo in termini di creazione di posti di lavoro e sviluppo economico per il territorio, Fratelli d’Italia sottolinea che una decisione di tale portata non può essere delegata esclusivamente alla consultazione pubblica attivata dal Comune di Jesi. L’attuale modalità di consultazione, con la sua temporalità limitata, rischia di non garantire una piena comprensione dei rischi e dei benefici del progetto da parte della cittadinanza. È fondamentale assicurare un’informazione completa, accessibile e professionale, che permetta ai cittadini di esprimere un giudizio consapevole e informato.La sospensione dell’iter autorizzativo fino all’ottenimento delle valutazioni ufficiali del Comitato Tecnico Regionale rappresenta, quindi, una condizione imprescindibile. Questo intervento mira a tutelare prioritariamente la salute pubblica e l’ambiente, assicurando che ogni rischio potenziale sia accuratamente analizzato e adeguatamente mitigato. Inoltre, si auspica un coinvolgimento attivo della cittadinanza, con la creazione di spazi di confronto e di partecipazione che vadano oltre la semplice consultazione pubblica, promuovendo un dialogo costruttivo e trasparente tra tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso un processo decisionale partecipativo e basato su dati scientifici certi si potrà garantire un futuro sostenibile per il territorio di Jesi.
Impianto rifiuti a Jesi: Fratelli d’Italia chiede cautela e trasparenza.
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