La salvaguardia e l’esaltazione del patrimonio romanico sardo, un tesoro immateriale composto da oltre centocinquanta edifici sacri eretti tra l’XI e il XIII secolo, costituisce un imperativo culturale e strategico. Una proposta di legge, presentata da consiglieri regionali di Orizzonte Comune, intende tradurre questo principio in azioni concrete, delineando un approccio innovativo alla conservazione e alla promozione di questa inestimabile eredità.L’iniziativa, articolata in cinque punti chiave, mira a superare la mera tutela statica degli edifici, proiettandoli nel contesto contemporaneo e rendendoli fruibili a un pubblico ampio e diversificato. Al centro della proposta vi è la creazione di un sistema integrato di percorsi culturali, artistici e turistici tematici, capaci di collegare i siti romanici tra loro e con il territorio circostante, valorizzando le peculiarità paesaggistiche, storiche e antropologiche che li caratterizzano. Questi percorsi non si limitano alla fruizione materiale degli edifici, ma offrono opportunità di approfondimento storico-artistico, stimolando la riflessione sulla cultura medievale e sul suo impatto sulla società sarda.Un aspetto cruciale è il potenziamento del ruolo del Centro Europeo di Documentazione del Romanico, con sede a Santa Giusta, trasformandolo in un vero e proprio polo di eccellenza nella ricerca e nella divulgazione del patrimonio romanico. La proposta auspica la creazione di una rete di collaborazioni transnazionali, coinvolgendo comuni sardi, istituzioni nazionali e internazionali, per favorire lo scambio di conoscenze, competenze e buone pratiche. Questo approccio collaborativo mira a posizionare il patrimonio romanico sardo in un contesto europeo più ampio, rafforzandone l’attrattività e la rilevanza.La Fondazione Sardegna Isola del Romanico, ente chiave nella realizzazione della proposta, riceverà sostegno finanziario per sviluppare progetti di promozione turistica culturale e religiosa, in grado di intercettare nuovi flussi di visitatori e di generare un impatto economico positivo per il territorio. Si auspica una strategia di comunicazione innovativa, che utilizzi strumenti digitali e social media per raggiungere un pubblico giovane e interessato alla scoperta del patrimonio culturale.La valorizzazione del romanico sardo non va considerata come un’alternativa al turismo balneare, ma come un elemento complementare e potenziativo. Rappresenta un’opportunità per diversificare l’offerta turistica, attrarre un turismo di qualità, interessato alla cultura e alla storia, e destagionalizzare i flussi turistici, distribuendo i benefici economici su tutto il territorio regionale. In definitiva, si tratta di un investimento strategico per il futuro della Sardegna, in grado di rafforzare l’identità culturale dell’Isola e di promuoverne l’immagine a livello internazionale. L’iniziativa, sostenuta da diversi gruppi consiliari, riflette una consapevolezza diffusa dell’importanza di preservare e promuovere questo inestimabile patrimonio, riconoscendone il valore intrinseco e il potenziale di sviluppo.
Romanico sardo: una legge per valorizzare un tesoro
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