Il cammino del Cagliari nella stagione calcistica appena conclusasi si è rivelato un’odissea costellata di difficoltà, sigillata da una sequenza di venti insuccessi che hanno accentuato un quadro già di per sé complesso. La salvezza, ottenuta con un soffio, è frutto di un’alchimia precaria, basata su nove vittorie – l’ultima, cruciale, contro il Venezia – e ben nove pareggi, che testimoniano una tenacia difensiva e una capacità di capitalizzare i risultati positivi, seppur minimi.L’analisi delle statistiche rivela una squadra capace di esprimere momenti di brillantezza alternati a periodi di profonda incertezza. Il bottino di quaranta gol realizzati, pur insufficiente per aspirazioni più elevate, denota una certa capacità offensiva, seppur a volte soffocata da una fragile solidità difensiva, che ha concesso ben cinquantasei reti agli avversari. Il capocannoniere rossoblù, Leonardo Piccoli, con i suoi dieci gol, è stato l’elemento di spicco in questa produzione offensiva, un punto di riferimento per i compagni.Un elemento chiave per la permanenza in Serie A è emerso dall’analisi della distribuzione delle vittorie: ben otto su nove successi sono stati ottenuti negli scontri diretti con altre squadre impegnate nella lotta per la salvezza. Questa circostanza sottolinea un’abilità particolare nel gestire la pressione e nell’interpretare le dinamiche dei match cruciali per la permanenza nella massima serie. Le gioie sono state relativamente poche quando si è trattato di affrontare le cosiddette “grandi” del calcio italiano. Tre flebili bagliori hanno illuminato un percorso altrimenti segnato da delusioni: i pareggi contro il Milan e la Juventus, entrambi ottenuti in trasferta, e un altro risultato positivo contro una squadra di vertice. Questi episodi, seppur limitati, hanno infuso coraggio e dimostrato il potenziale del Cagliari, capace di competere ad armi pari con avversari teoricamente superiori.La stagione si chiude con un bilancio complesso, un mix di sofferenza e resilienza. La salvezza è un traguardo da celebrare, ma anche un monito per il futuro, un invito a ricostruire, a rafforzare la squadra e a perseguire un cammino più sereno e ambizioso. La tifoseria, fedele e appassionata, guarda avanti, sperando in un nuovo inizio e in un futuro più roseo per i colori rossoblù.
Cagliari: un’odissea di salvezza, tra sofferenza e resilienza.
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