venerdì 8 Agosto 2025
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Virus del Nilo: primo decesso in Calabria, allarme a Riace

L’emergenza sanitaria legata al virus del Nilo Occidentale si fa drammaticamente concreta in Calabria, con la registrazione del primo decesso sul territorio regionale.
L’evento, che ha scosso la comunità di Riace, sottolinea la crescente presenza e la pericolosità del virus, veicolato principalmente dalle zanzare del genere *Culex*, vettori naturali di questa malattia insidiosa.
La vittima, un uomo ottantenne residente a Riace, aveva precedentemente manifestato sintomi neurologici che lo avevano condotto al reparto di malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “G.
Martucci” di Reggio Calabria.
La diagnosi, confermata dagli specialisti, ha identificato l’encefalite come conseguenza diretta dell’infezione da virus del Nilo Occidentale.

La complessità del quadro clinico e la fragilità dello stato di salute del paziente hanno purtroppo reso inefficaci i tentativi di recupero.
Il decesso rappresenta un campanello d’allarme per l’intera regione, evidenziando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e controllo della zanzara *Culex*, specie particolarmente attiva durante i mesi estivi, favorita dalle temperature elevate e dalle piogge intense che creano habitat ideali per la riproduzione delle larve.

Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ha prontamente attivato un piano di intervento immediato, ordinando una disinfestazione di ampia portata che interesserà l’intero territorio comunale.

Tale azione, eseguita sotto la supervisione delle autorità sanitarie competenti, mira a ridurre significativamente la popolazione di zanzare e a limitare il rischio di ulteriori contagi.

Oltre alla disinfestazione, è fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza di adottare comportamenti preventivi, quali l’utilizzo di repellenti per insetti, l’eliminazione di ristagni d’acqua in giardini e balconi, e l’indossare abiti protettivi durante le ore di maggiore attività delle zanzare.

La situazione attuale invita a una riflessione più ampia sulle implicazioni del cambiamento climatico e sull’impatto che esso ha sulla diffusione di malattie trasmesse da vettori.
L’aumento delle temperature e le alterazioni dei modelli meteorologici favoriscono l’espansione geografica di specie di zanzare precedentemente limitate a zone tropicali, esponendo un numero sempre maggiore di persone al rischio di infezione.

La sorveglianza epidemiologica, la ricerca di nuove strategie di controllo dei vettori e l’educazione sanitaria rappresentano quindi elementi cruciali per affrontare questa sfida globale e proteggere la salute pubblica.
Il caso di Riace, purtroppo, ne è un tragico esempio.

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