L’estate cinematografica si arricchisce di un ritorno atteso: *Dragon Trainer*, l’epopea fantasy che ha conquistato milioni di lettori con i romanzi di Cressida Cowell e che ha poi preso forma in un acclamato franchise animato della DreamWorks Animation. L’adattamento live-action, affidato al regista Dean DeBlois, mente creatrice dei precedenti film d’animazione (incassando complessivamente oltre 1.6 miliardi di dollari), non si pone come una semplice trasposizione, ma come una rielaborazione fedele e profondamente sentita, che amplifica le emozioni e la spettacolarità della storia originale. Universal Pictures lo distribuirà nelle sale italiane a partire dal 13 giugno.Il film si confronta con una sfida ambiziosa: tradurre in realtà un universo fantastico popolato da draghi e vichinghi, mantenendo intatta l’essenza narrativa e l’intensità emotiva che hanno reso il materiale di partenza un fenomeno globale. Il cast, composto da giovani talenti come Mason Thames (Hiccup), Nico Parker (Astrid) e veterani come Gerard Butler (Stoick l’Immenso), contribuisce a creare un’esperienza coinvolgente, dove l’azione adrenalinica si alterna a momenti di riflessione e commozione.Il cuore pulsante del film è il rapporto conflittuale tra Hiccup, un giovane vichingo goffo e impacciato, e suo padre, Stoick, capo severo e pragmatico, ossessionato dalla perpetua guerra tra il suo popolo e i temuti draghi. Hiccup, desideroso di dimostrare il proprio valore e di ottenere l’approvazione paterna, si rivela un disastro ogni volta che tenta di seguire le orme del padre. La sua vita cambia radicalmente quando, in una missione di caccia, si imbatte in un giovane *Furia Buia*, un drago considerato il più pericoloso di tutti, che ribattezza “Sdentato”. Nasce così un’amicizia inaspettata, un legame profondo che trascende le barriere culturali e le aspettative sociali, spingendo Hiccup a mettere in discussione i valori del suo clan e ad abbracciare una visione del mondo più pacifica e inclusiva.DeBlois, con una regia attenta e sensibile, non si limita a replicare la trama del film d’animazione, ma approfondisce i temi centrali della storia, esplorando le dinamiche familiari, le pressioni sociali e le difficoltà dell’adolescenza. Il film affronta con delicatezza il tema dell’inadeguatezza, la difficoltà di corrispondere alle aspettative genitoriali e la ricerca della propria identità.La realizzazione tecnica del film è un trionfo di effetti speciali e innovazione. La resa dei draghi, in particolare, è straordinaria. I creatori hanno puntato a rendere le creature il più realistiche possibile, integrando tecniche di motion capture, effetti digitali “tattili” e modelli 3D. “Volevamo che i draghi fossero parte integrante del regno animale, un po’ come i dinosauri in *Jurassic Park*”, ha spiegato DeBlois. Questa scelta ha permesso di creare un legame più fisico e viscerale tra i personaggi e le creature, rendendo l’esperienza di volo mozzafiato e immersiva. *Dragon Trainer* è un film che trascende il genere fantasy, offrendo una storia universale sull’amicizia, il coraggio e la scoperta di sé, capace di emozionare e ispirare spettatori di tutte le età.