Il Lido di Venezia si appresta ad accogliere un’icona del cinema americano, Kim Novak, con l’attribuzione del Leone d’oro alla carriera nell’ambito dell’82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica (27 agosto – 6 settembre 2025). Una scelta sentita, promossa dal Direttore Artistico Alberto Barbera e formalizzata dal Consiglio di Amministrazione della Biennale, che celebra una carriera costellata di successi e di un’influenza duratura sull’immaginario collettivo.Kim Novak, volto indiscusso del cinema degli anni ’50 e ’60, incarna un’epoca d’oro di Hollywood, un’epoca definita da una miscela di glamour, talento e una sorprendente capacità di reinventarsi. La sua interpretazione in *La donna che visse due volte* (Psycho, 1960) di Alfred Hitchcock, in particolare, l’ha catapultata nell’olimpo delle star, segnando un’inversione di rotta rispetto agli stereotipi femminili dell’epoca. Il suo personaggio, complesso e ambiguo, ha contribuito a ridefinire il ruolo della donna nel cinema, aprendo la strada a figure femminili più sfaccettate e indipendenti.Ma la sua parabola artistica non si limita al capolavoro hitchcockiano. Da *Picnic* a *Una strega in paradiso*, Novak ha saputo interpretare ruoli diversi, spaziando dalla commedia romantica al dramma psicologico, dimostrando una versatilità e una profondità interpretativa che hanno conquistato pubblico e critica. La sua presenza sullo schermo, caratterizzata da una bellezza enigmatica e da un’eleganza innata, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema.L’attribuzione del Leone d’oro, a quasi novantenni, rappresenta un riconoscimento non solo del suo contributo artistico, ma anche della sua capacità di ispirare generazioni di attori e registi. La scelta di Barbera, fortemente sostenuta dal Comitato, sottolinea l’importanza di premiare non solo il successo commerciale, ma anche la capacità di un’artista di lasciare un segno culturale significativo.”Ricevere un premio di questa importanza, da un festival così prestigioso, è un’emozione profonda,” ha dichiarato Novak, a testimonianza di una gratitudine sincera e di una passione per il cinema che continua ad ardere, nonostante il tempo trascorso. Il Leone d’oro non è solo un premio, ma un atto di riconoscimento verso una carriera che ha contribuito a plasmare la storia del cinema, un’eredità che continua a risuonare nel panorama artistico contemporaneo. La sua presenza a Venezia sarà un’occasione per riflettere sull’evoluzione del cinema americano e sull’importanza di celebrare le figure che ne hanno illuminato il percorso.