L’anima, fragile e bisognosa di nutrimento, trova spesso rifugio nelle parole. Deborah Alma, con una visione coraggiosa e umanitaria, ha trasformato questa intuizione in un atto concreto, dando vita a un’iniziativa unica al mondo: la Farmacia della Poesia. La sua storia è nata dall’esperienza diretta, maturata al fianco di persone affette da demenza e malati terminali, un lavoro che l’ha profondamente segnato e spinto a ricercare modalità innovative per alleviare la sofferenza.L’ambulanza, un relitto degli anni ’70, è divenuta il primo laboratorio poetico itinerante, solcando le campagne inglesi per offrire “prescrizioni” di versi. Non semplici consigli, ma veri e propri trattamenti con John Keats per lenire il dolore, con Shakespeare per affrontare le complessità dell’esistenza, e con altri maestri della parola, scelti con cura per rispondere alle specifiche esigenze emotive di chi le sollecitava. La “ricetta” finale, sigillata in un flaconcino contenente brevi componimenti scritti su carta, rappresentava un invito a continuare l’auto-cura attraverso la riscoperta della bellezza e del potere consolatorio della poesia.Dall’esperienza mobile è nata un’idea più ambiziosa: una farmacia vera e propria, il primo negozio del genere al mondo, situato nel pittoresco paesino di Bishop’s Castle, nello Shropshire. Un luogo dove le parole non sono merce, ma rimedi, e dove i commessi si trasformano in “dottori” della parola, capaci di diagnosticare “malattie” dell’anima e di consigliare il libro giusto per affrontare il momento. Il successo di Bishop’s Castle ha portato all’apertura di una seconda sede, un flagship store nel cuore vibrante di Oxford Street a Londra. Al civico 175, in una posizione privilegiata sopra un negozio Lush Spa, si apre un mondo di bellezza e cura interiore. Un ambiente accogliente, dominato da una lunga vetrata che affaccia sul traffico incessante della città, crea un contrasto suggestivo tra l’effervescenza esteriore e la serenità interiore che si cerca di coltivare. La caffetteria adiacente, con la sua offerta di tè e caffè personalizzati in base allo stato d’animo, completa l’esperienza sensoriale e stimola la riflessione.La farmacia non segue l’ordinamento tradizionale delle librerie, basato sull’alfabeto o sulle case editrici. Gli scaffali sono organizzati in base alle esigenze emotive, raggruppando testi sotto titoli evocativi come “Questioni di cuore”, “Per i giorni in cui il mondo è troppo per noi”, o “Inspirazione”. L’iniziativa ha generato anche una linea di edizioni, “Poetry Pharmacy”, che ha pubblicato otto raccolte tematiche, ospitando sia autori classici che contemporanei, affrontando temi universali come l’amore, la perdita, la speranza e il coraggio.Ma la Farmacia della Poesia non si limita a celebrare i classici. Lo staff, guidato da Deborah Alma, esplora continuamente il panorama letterario internazionale, promuovendo autori emergenti e dando voce a culture spesso marginalizzate. Attualmente, uno spazio dedicato è riservato alla poesia palestinese, con particolare attenzione alle voci provenienti da Gaza, un gesto di solidarietà e di impegno sociale che riflette i valori fondanti dell’iniziativa. Anche i più piccoli sono accolti, con sezioni dedicate a testi per bambini, mentre un particolare armadietto, etichettato con cautela come “Veleni”, custodisce opere che affrontano temi tabù e provocatori, come la vendetta, incoraggiando una riflessione critica e consapevole. La Farmacia della Poesia, quindi, non è solo un luogo di cura, ma anche un laboratorio di pensiero, un ponte tra la letteratura e la vita, un invito a riscoprire il potere trasformativo delle parole.