martedì 26 Agosto 2025

Addio Ampelio Bucci, padre del Verdicchio d’eccellenza.

Ampelio Bucci, figura emblematica del panorama agricolo e vitivinicolo marchigiano, si è spento all’età di 89 anni, lasciando un’eredità profondamente radicata nel tessuto economico e culturale del territorio. La sua scomparsa, annunciata da Confagricoltura Marche, di cui è stato membro attivo e stimato, segna la fine di un percorso professionale costellato di innovazione, visione e profonda passione per le radici.Ampelio Bucci non fu semplicemente un agricoltore, ma un vero e proprio architetto di un successo che ha elevato il Verdicchio dei Castelli di Jesi da vitigno locale a simbolo di eccellenza riconosciuta a livello globale. Sin dagli anni ’80, con il marchio Villa Bucci, ha saputo interpretare il potenziale di questo vino autoctono, trasformandolo in un prodotto di pregio apprezzato in tutto il mondo. Un’impresa che trascende la mera produzione agricola, configurandosi come un progetto di comunicazione e valorizzazione del territorio.Federico Castellucci, presidente di Confagricoltura Marche, sottolinea come Bucci abbia contribuito a “dare lustro” non solo alla viticoltura regionale, ma all’intero comparto agricolo italiano. La sua figura incarna l’equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, tra la solida base di un’agricoltura radicata nel tempo e la capacità di adottare strategie all’avanguardia per rispondere alle sfide del mercato. La longevità del Verdicchio, grazie alla sua sapienza, si è rivelata paragonabile a quella dei più grandi vini bianchi internazionali, un traguardo straordinario che testimonia la profondità della sua comprensione del prodotto e del suo potenziale.Michele Bernetti, presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, evidenzia il vuoto incolmabile lasciato da Bucci nel mondo del vino, non solo marchigiano, ma italiano. La sua incessante passione ha gettato le basi per elevare il Verdicchio a un livello di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, un’eredità che continuerà a ispirare il Consorzio.La biografia di Ampelio Bucci rivela una personalità poliedrica e ricca di esperienze. Nato nel 1936 a Montecarotto, in provincia di Ancona, ha conseguito una laurea in Economia presso la Bocconi, e ha saputo coniugare la sua formazione con esperienze in mondi apparentemente distanti dall’agricoltura, come la moda e il design. L’insegnamento in università, sia in Italia che all’estero, testimonia il suo desiderio di condividere le proprie conoscenze e ispirare le nuove generazioni. La sua pubblicazione “L’impresa guidata dalle idee” riflette la sua visione sulla creatività imprenditoriale, un valore fondamentale per il successo in qualsiasi settore.Bucci è stato un vero pioniere, capace di identificare e sfruttare il potenziale del Verdicchio, un vitigno spesso sottovalutato, e trasformarlo in un simbolo di eccellenza. La sua recente collaborazione con la famiglia Veronesi, proprietaria del gruppo Oniverse, testimonia la sua volontà di continuare a contribuire alla crescita e allo sviluppo di Villa Bucci, anche attraverso il passaggio di mano a Federico Veronesi, avvenuto a luglio 2024. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma la sua eredità continuerà a vivere nel successo del Verdicchio dei Castelli di Jesi e nell’ispirazione che ha lasciato a chi lo ha conosciuto.

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