Il Canestrato Igp di Moliterno, un formaggio che trascende la semplice definizione culinaria, si appresta a celebrare la sua 44ª edizione con “Le Notti del Canestrato”, due serate dedicate a un patrimonio gastronomico e culturale profondamente radicato nel territorio potentino. Più che una sagra, l’evento si configura come un viaggio sensoriale e storico, un’immersione nelle origini e nelle sfide di un prodotto che incarna l’identità lucana e la sua proiezione nel mondo.L’edizione 2025 pone l’accento sul concetto di “viaggio”, un omaggio al suo antico ruolo di ponte culturale tra la Basilicata e le comunità italiane sparse negli Stati Uniti. Dalle stive torride del Golfo di Napoli, il Canestrato intraprendeva un percorso transoceanico, portando con sé non solo il sapore del latte di pecora, ma anche il profumo della terra natia, la speranza di un futuro migliore e un legame tangibile con le radici ancestrali. Per i tanti emigrati, la sua presenza era un balsamo per l’anima, un simbolo di appartenenza e un bene prezioso da scambiare con le opportunità che il Nuovo Mondo offriva.A guidare i visitatori in questa suggestiva rievocazione, torna il “monacello”, figura iconica del Sud, un vagabondo itinerante con il suo zaino a forma di Canestrato, un vero e proprio atlante di esperienze e memorie, costellato di adesivi che testimoniano un viaggio senza fine. Questa immagine evocativa sottolinea come Moliterno e la sua festa si configurino come un anello cruciale di una catena ben più ampia, che parte dai pascoli rigogliosi dove le pecore si nutrono, prosegue con la sapiente stagionatura, per culminare nella presentazione di un prodotto finito, pronto a conquistare i palati internazionali.Il Canestrato non è solo gusto e tradizione; è anche un motore economico. Oggi, come molte altre eccellenze italiane, si confronta con una realtà complessa, segnata da sfide globali e dinamiche di mercato in continua evoluzione. Dietro ogni forma si celano storie di persone, scelte coraggiose, investimenti mirati e un lavoro appassionato. Il claim “Da cosa nasce cosa” riflette questa duplice dimensione: da un lato, richiama l’importanza della filiera, l’interconnessione tra le diverse fasi di produzione; dall’altro, esprime un auspicio, un invito a costruire relazioni, a creare connessioni tra il territorio lucano e il mondo esterno, immaginando un futuro sostenibile per il Canestrato, un futuro fatto di esportazioni mirate, di negoziazioni internazionali e di una competizione leale.In definitiva, il Canestrato Igp di Moliterno si trasforma in un potente simbolo di riflessione: sul futuro dei territori marginali, sulla necessità di rafforzare i legami culturali e infrastrutturali, sulla potenza dell’immaginario collettivo. Perché, come gli esseri umani, anche i paesi hanno bisogno di aprirsi, di interagire, di reinventarsi continuamente per affrontare le sfide del futuro e preservare la propria identità.