Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano celebra l’eccellenza artigianale italiana con “Fatte su Misura”, un’esposizione inaugurata il 21 giugno che offre uno sguardo privilegiato su un’epoca di automobili uniche, espressione di un’ingegneria e un design senza compromessi. L’allestimento, un vero e proprio viaggio nella storia del “carattere” italiano, riunisce quattro esemplari iconici, tre provenienti dalle ricche collezioni del Museo e un quarto, l’Alfa Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring, recentemente restituito all’Italia dopo essere stato sequestrato in Francia. La sua riacquisizione, opera della Guardia di Finanza, segna un evento significativo per il patrimonio automobilistico nazionale.La mostra si apre con la Bianchi 8HP del 1903, un rudimentale ma pionieristico veicolo che testimonia il passaggio dall’industria ciclistica, dominata da figure come Edoardo Bianchi, alla nascente produzione automobilistica. Questo piccolo capolavoro su quattro ruote incarna l’entusiasmo e le sfide di quei primi anni, quando l’automobile era un lusso riservato a pochi.Si prosegue con l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato del 1932, un’incarnazione del “carrozzeria su commissione”. Questa vettura, commissionata dall’aristocratico Leandro Arpinati, riflette la crescente richiesta di personalizzazione e l’emergere di carrozzerie come Zagato, capaci di reinterpretare le linee di un telaio Alfa Romeo, spinto da un motore progettato dal geniale Vittorio Jano, artefice di vittorie leggendarie come la Mille Miglia, la Targa Florio e la 24 Ore di Le Mans. L’incontro tra la visione del cliente, la maestria ingegneristica di Jano e la creatività di Zagato diede vita a un’auto che trascende la semplice funzione di trasporto, elevandosi a opera d’arte.La Bisiluro DaMolNar del 1955 rappresenta l’audacia della sperimentazione. Progettata da Mario Damonte, Carlo Mollino ed Enrico Nardi per la 24 Ore di Le Mans, questa vettura radicale introduce un concetto rivoluzionario: un doppio corpo asimmetrico, separato in due sezioni distinte – una per il pilota e il serbatoio, l’altra per motore e trasmissione – per ottimizzare l’aerodinamica e massimizzare le prestazioni. Realizzata artigianalmente a Torino, la carrozzeria è un esempio di design visionario, sebbene l’avventura in pista si riveli effimera, interrotta da un incidente che la costringe al ritiro prematuro. L’episodio sottolinea come l’innovazione, a volte, possa scontrarsi con i limiti imposti dalla competizione e dalle condizioni ambientali.L’Alfa Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring del 1938, infine, consacra l’apice della produzione Gran Turismo Alfa Romeo prima del conflitto mondiale. Commissionata dalla Società Montecatini, questa vettura incarna l’eleganza e la potenza tipiche del marchio, spinta da un motore di 2900 cc. più che un semplice mezzo di trasporto, era un simbolo di status e di successo, un’espressione di un’Italia che aspirava all’eccellenza in ogni campo. La sua storia, così come quella delle altre vetture esposte, rivela un patrimonio di ingegno, passione e artigianato che continua a ispirare e a definire l’identità automobilistica italiana.
Eccellenza Italiana su Ruote: Viaggio nell’Automobile Esclusiva
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