L’auspicio di una maggiore autonomia per le regioni meridionali non deve essere interpretato come un distacco dal resto del Paese, bensì come l’embrionale assunzione di responsabilità e l’opportunità di esprimere un potenziale inespresso, maturato attraverso secoli di storia e stratificazioni culturali. Questa visione, esplicitata dal commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe, costituisce il fulcro di un percorso formativo, “Formare per Governare, Governare per Cambiare”, che mira a proiettare i futuri amministratori lucani in una dimensione di governance proattiva e orientata al cambiamento.L’appuntamento di Venosa, città natale del celebre poeta latino, si focalizzerà su un tema di portata globale: l’evoluzione della globalizzazione e le sue complesse ripercussioni sociali. L’analisi non si limiterà all’esame dei trend internazionali, ma si soffermerà sulle implicazioni concrete per il Mezzogiorno, aprendo un dibattito cruciale sull’Autonomia Differenziata e le sue potenzialità di sviluppo. La presenza dell’onorevole Alberto Bagnai, esperto in materia di previdenza e assistenza sociale, arricchisce il confronto, offrendo spunti di riflessione legati all’impatto delle politiche autonomistiche sulle fasce più vulnerabili della popolazione.L’autonomia, lungi dall’essere un mero atto politico, rappresenta un investimento sul futuro della Basilicata e delle altre regioni meridionali. Si tratta di una richiesta di maggiore controllo sulle risorse e sulla capacità di erogare servizi essenziali, rispondendo in modo più diretto ed efficace alle esigenze dei cittadini. L’immagine di una Basilicata che, con una gestione più responsabile, possa indirizzare ingenti risorse verso sanità, istruzione, mobilità e welfare, non è un’utopia, ma un obiettivo raggiungibile attraverso una governance locale attenta e proattiva. La gestione autonoma consentirebbe di sradicare le disuguaglianze strutturali che hanno storicamente penalizzato il Mezzogiorno, liberando energie creative e competenze locali.La discussione si colloca in un contesto più ampio di ridefinizione dei rapporti tra Stato centrale e regioni, un processo complesso che richiede un approccio costruttivo e basato sul dialogo. La Basilicata, con la sua identità millenaria e la sua posizione strategica, aspira a giocare un ruolo attivo nella costruzione di un’Italia più equa e prospera, un Paese in cui le diversità regionali siano valorizzate come ricchezze e non come ostacoli. L’iniziativa si propone di stimolare una riflessione approfondita, coinvolgendo non solo gli addetti ai lavori, ma anche la cittadinanza, al fine di costruire un futuro condiviso e orientato al benessere collettivo.
Autonomia Differenziata: la Basilicata guarda al futuro.
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