Dopo mesi di attesa e complessi preparativi, il relitto del *Bayesian*, il veliero affondato nelle acque di Porticello nella drammatica notte del 19 agosto 2024, sarà esteso in superficie. L’annuncio, giunto attraverso l’ultimo cronoprogramma della società specializzata Tmc Marine, segna una pietra miliare in un’operazione di recupero tecnicamente impegnativa e emotivamente delicata.L’intervento, programmato per domani, si articola in una sequenza precisa di azioni. La maxi gru Hebo 10, un colosso ingegneristico capace di sollevare carichi eccezionali, sarà impiegata per innalzare il relitto dal fondale marino. L’obiettivo primario è posizionare la struttura in linea di galleggiamento, un passaggio cruciale per consentire la successiva fase di svuotamento dall’acqua, che ne ridurrà drasticamente il peso e la complessità delle successive manipolazioni.L’accelerazione nel cronoprogramma è il risultato di un’intensa collaborazione tra le diverse parti coinvolte. La recente riunione operativa presso la Capitaneria di Porto di Palermo ha permesso di ottimizzare le procedure e di superare eventuali ostacoli, garantendo un approccio sinergico e coordinato. La community nautica, i soccorritori e le autorità marittime hanno lavorato a stretto contatto per definire le migliori strategie per il recupero, tenendo conto delle condizioni ambientali e delle peculiarità del relitto.L’evento attirerà un’attenzione significativa da parte del pubblico. Si prevede un notevole afflusso di giornalisti, cittadini e turisti desiderosi di assistere alle operazioni di recupero. La Capitaneria di Porto, consapevole dell’importanza di garantire la sicurezza di tutti, ha predisposto un piano dettagliato che include misure di controllo degli accessi, gestione dei flussi di persone e monitoraggio costante della situazione. L’obiettivo è bilanciare il diritto del pubblico all’informazione con la necessità di preservare l’integrità delle operazioni e la sicurezza delle persone coinvolte.Il recupero del *Bayesian* rappresenta un’impresa complessa, che va oltre il semplice sollevamento di un relitto. È un atto di memoria, un omaggio alle persone coinvolte nella tragedia e un’opportunità per comprendere a fondo le cause del naufragio. L’arrivo a Termini Imerese, previsto per il 23 giugno, segnerà la conclusione formale delle operazioni di recupero, ma aprirà la strada a una nuova fase, quella dell’analisi tecnica del relitto, che potrà fornire elementi fondamentali per accertare le responsabilità e prevenire il ripetersi di simili eventi. L’indagine sul relitto, condotta da periti navali e investigatori, sarà cruciale per fare luce sulle dinamiche del naufragio e per garantire che la memoria del *Bayesian* serva a migliorare la sicurezza in mare.
Il *Bayesian* riemerge: iniziate le operazioni di recupero
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