Un Modello di Compensazione Ambientale e Sviluppo Sostenibile nelle Aree Interne delle MarcheUn investimento significativo di 6,4 milioni di euro è stato stanziato per la gestione attiva e il recupero di oltre 430 ettari di boschi pubblici nelle aree interne delle Marche, un progetto frutto di una collaborazione sinergica tra Uncem Marche, Regione Marche, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e Autostrade per l’Italia. L’iniziativa, nata come misura compensativa legata all’ampliamento dell’autostrada A14, si configura come un esempio virtuoso di come grandi opere infrastrutturali possano coesistere con la tutela e il miglioramento del patrimonio naturale, rafforzando al contempo il tessuto socio-economico delle comunità locali.Questo progetto non è un intervento isolato, bensì si inserisce in un percorso istituzionale avviato nel 2014 e formalizzato nella Convenzione Unica tra MIT e Autostrade per l’Italia, un accordo di ampio respiro valido fino al 2038. Esso riflette un cambio di paradigma: non più un semplice obbligo compensativo, ma un’opportunità concreta per il riequilibrio territoriale e la valorizzazione delle aree montane, spesso marginalizzate e soggette a dinamiche di spopolamento.Il cuore del progetto risiede nella gestione attiva delle foreste, con interventi mirati di diradamento selettivo. L’obiettivo primario è favorire la rigenerazione naturale degli ecosistemi boschivi, aumentare la loro resilienza ai cambiamenti climatici – in particolare agli eventi estremi come siccità e incendi – e, conseguentemente, amplificare la capacità di assorbimento e stoccaggio del carbonio. Si tratta di una strategia proattiva che mira a convertire le aree forestali in veri e propri “pozzi di carbonio”, contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico e alla transizione verso un’economia a basse emissioni.La distribuzione dei finanziamenti è articolata su nove Unioni Montane, ciascuna con un piano di intervento specifico. L’Unione Montana del Montefeltro riceverà 291.280 euro per la gestione di 20 ettari, mentre la Unione Montana Alta Valle del Metauro vedrà investire 1.016.880 euro su 70 ettari. Catria e Nerone, con 754.600 euro destinati a 50 ettari, e l’Unione Montana Esino Frasassi, con 527.560 euro per 35 ettari, sono altrettanto beneficiarie di questa importante iniziativa. Le risorse economiche, distribuite strategicamente, permetteranno interventi mirati e personalizzati in base alle specifiche esigenze di ogni territorio.Per garantire la massima efficacia e la trasparenza delle operazioni, i lavori saranno appaltati a imprese locali iscritte all’Albo regionale agricolo-forestale, creando un circolo virtuoso che favorisce l’occupazione e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale. L’approccio scelto, l’intervento su boschi esistenti invece di riforestazioni ex novo, è stato validato da tutti gli enti coinvolti. Questo permette di sfruttare al meglio il patrimonio forestale esistente, minimizzando l’impatto ambientale e massimizzando l’efficacia degli interventi.Giancarlo Sagramola, vicepresidente di Uncem Marche, sottolinea come questo progetto rappresenti una “buona pratica di governance ambientale e territoriale”, un modello replicabile che dimostra la possibilità di coniugare sostenibilità, coesione sociale e valorizzazione delle competenze locali. L’impegno di Uncem Marche nel coordinamento generale, nel monitoraggio e nell’accompagnamento tecnico delle Unioni Montane, garantisce la continuità e la qualità del progetto.Giuseppe Amici, presidente di Uncem Marche, conclude affermando che questo è “il futuro”: uno sviluppo equilibrato, in cui le aree fragili diventano risorse e ogni chilometro di autostrada può tradursi anche in un bosco più sano, resiliente e produttivo. Un futuro in cui la tutela ambientale e lo sviluppo infrastrutturale non sono in contrapposizione, ma si rafforzano a vicenda, contribuendo a creare un territorio più equo, sostenibile e prospero per le generazioni future.
Marche: 6,4 milioni per boschi, autostrada e ambiente
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