Sulla costa occidentale siciliana, a Campobello di Mazara, si registra un significativo evento per la conservazione della fauna marina: l’individuazione del primo nido di tartaruga caretta-caretta per il 2025. La scoperta, avvenuta sull’arenile ovest della frazione di Tre Fontane, sottolinea l’importanza crescente di questa area come sito di riproduzione per la specie, specie in un contesto di pressione antropica sempre più intensa.L’occhio attento di Giuseppe Giammarinaro, appassionato naturalista, si è rivelato cruciale. Notando anomalie nella conformazione della sabbia, ha interpretato correttamente i segni lasciati dalle attività della femmina, identificando con precisione il punto di nidificazione. L’immediata comunicazione con il dottor Vincenzo Di Stefano, esperto del CNR e figura di riferimento per la ricerca sulla fauna marina siciliana, ha permesso un intervento tempestivo.La delicatezza della situazione ha richiesto un coordinamento rapido e l’intervento di associazioni ambientaliste. Il WWF, attraverso la sua rete specializzata nella protezione delle tartarughe marine, e Legambiente hanno collaborato per proteggere il nido, recintando l’area con cura per minimizzare il rischio di disturbo da parte di persone o animali. Questo intervento di protezione è fondamentale non solo per la sopravvivenza delle uova stesse, ma anche per ridurre lo stress sulla potenziale prole, aumentando le loro possibilità di sopravvivenza una volta raggiunta la schiusa, prevista per i primi giorni di agosto.La scelta di Tre Fontane come sito di nidificazione non è un fatto isolato. L’area ha dimostrato, già nell’anno precedente, di essere gradita alle tartarughe caretta-caretta, come testimoniato da un evento particolarmente eclatante durante l’estate 2024. In quell’occasione, la schiusa di un nido si è verificata in pieno giorno, a breve distanza da un noto stabilimento balneare, il ‘Monnalisa beach’, creando un momento di forte impatto emotivo per i bagnanti e richiamando l’attenzione sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione e di misure di protezione più efficaci.L’episodio sottolinea come la coesistenza tra attività umane e riproduzione di specie vulnerabili come la tartaruga caretta-caretta rappresenti una sfida complessa. La sua sopravvivenza dipende non solo dalla protezione degli habitat di nidificazione, ma anche dalla responsabilizzazione dei fruitori delle spiagge e dalla promozione di comportamenti rispettosi dell’ambiente. Il ritrovamento del nido del 2025 a Tre Fontane è quindi un’occasione imperdibile per rafforzare l’impegno a favore della conservazione della tartaruga caretta-caretta e per garantire che le future generazioni possano continuare ad ammirare questo straordinario animale nel suo ambiente naturale.
Primo nido di tartaruga caretta a Campobello: segnale di speranza.
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