La Basilicata si è arricchita di un patrimonio culturale unico grazie a Antonio Infantino, artista poliedrico e fondatore dei Tarantolati di Tricarico, deceduto nel 2018. La sua opera è stata recentemente ripubblicata dall’Università della Basilicata, che ha voluto valorizzare la produzione di questo genio lucano attraverso l’iniziativa del Circolo Culturale Antonio Infantino di Tricarico (Matera).L’evento si è svolto a Potenza e ha visto la presentazione del libro “I denti cariati e la patria e altre poesie”, che raccoglie le due raccolte pubblicate da Infantino: “I denti cariati e la patria” del 1966 e “Succhà”. Tra le pagine del volume, è stata ripubblicata l’introduzione di Fernanda Pivano risalente al 1967, in cui definisce Infantino depositario delle migliori cose della cultura e dello spettacolo degli ultimi quarant’anni.Il libro era stato per anni introvabile, ma la sua ripubblicazione ha voluto avvicinare i giovani alla figura di Infantino e dare nuova vita alle sue opere, considerate una pietra miliare della poesia beat con un linguaggio d’avanguardia ancora oggi rilevante. Il messaggio è chiaro: partire dalla musica e dalle tradizioni per creare spettacolo, aggregazione e linfa per i giovani.Infantino fu uno degli artisti più importanti della Basilicata, noto per la sua lunga carriera divisa tra musica, arte, storia, filosofia e cinema. Nel 1975 fondò i Tarantolati di Tricarico, una formazione musicale che prende origine dalla tradizione lucana attraverso il tarantismo, passando da filastrocche a canti di festa che denunciano i problemi del Sud Italia, come la disoccupazione e l’emigrazione. Con i suoi ritmi ipnotici e battenti, Infantino trasmetteva un messaggio sociale e politico attraverso la musica.Gli allievi del dottorato del dipartimento dell’Innovazione scientifica e sociale dell’Università della Basilicata hanno condiviso questo interesse per la produzione di Infantino, considerando l’opportunità di riscoprire le sue opere come artista, autore e filosofo. Il Circolo Culturale Antonio Infantino, nato nel 2024, ha come obiettivo di fare ricerca e lavorare sul patrimonio artistico e culturale dell’artista.
La Basilicata si arricchisce della produzione culturale di Antonio Infantino (Antonio Infantino)
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