Essere selezionata come Capitale mediterranea della cultura e del dialogo nel 2026 rappresenta per Matera un’opportunità di innovazione, che richiede un approccio sinergico tra politica, economia e società. Questa sfida è anche un’occasione per lavorare sulla diplomazia culturale come strumento di sviluppo e cooperazione internazionale, rafforzando il legame tra Europa e bacino del Mediterraneo.Il ruolo di Matera in questo contesto è particolarmente significativo, visto che la sua esperienza come Capitale europea della cultura nel 2019 ha già prodotto un significativo valore aggiunto per l’intera regione. Inoltre, il progetto delle Capitali mediterranee della cultura e del dialogo incoraggia le città a sviluppare un approccio euromediterraneo, che prevede la promozione del dialogo regionale, l’impegno per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle ricchezze culturali.La selezione di Matera come Capitale mediterranea della cultura e del dialogo 2026 rappresenta un riconoscimento ufficiale di quanto già realizzato e soprattutto offre l’opportunità per proiettarsi ancora più in avanti, facendo di questo evento un momento di crescita culturale e sociale.La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha sottolineato che il ruolo di raccordo tra Europa e bacino del Mediterraneo potrebbe essere giocato proprio da questa città, grazie all’esperienza di capofila europea già realizzata. Secondo i commenti fatti da Rita Orlando, responsabile del progetto, le due componenti dell’Advisory Committee, Ayman Elsherbiny e Alessandro Lamonica, hanno espresso un giudizio positivo, sottolineando che Matera è sulla strada giusta per lo sviluppo delle sue attività nel 2026. Inoltre, i due esperti hanno anche messo in evidenza la capacità della città di generare un valore aggiunto con l’esperienza della Capitale Europea della Cultura 2019.Soprattutto le capitali mediterranee della cultura e del dialogo lavoreranno sulle aree strategiche per lo sviluppo sostenibile, la coesione tra gli abitanti di paesi diversi e il consolidamento delle politiche europee. In questo contesto la città sarà chiamata a dare un significato innovativo al rapporto tra Europa e bacino del Mediterraneo, valorizzando i suoi punti di forza in materia culturale, storica ed economica.In questa prospettiva la Fondazione Anna Lindh e l’Unione per il Mediterraneo continueranno a sostenere gli sforzi della città, che incorpora già una visione euromediterranea con l’obiettivo di rafforzare il dialogo regionale, coinvolgere la società civile, preservare l’ambiente e celebrare la regione mediterranea.