La realizzazione dell’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, un’arteria strategica per l’intero Mezzogiorno, pone oggi la Basilicata di fronte a sfide complesse che vanno ben oltre la mera costruzione di infrastrutture. Il tavolo di concertazione, recentemente convocato dalla Giunta regionale lucana sotto la guida dell’assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, si pone come fulcro di un processo decisionale volto a mitigare l’impatto del cantiere e a garantire una transizione sostenibile per il territorio.L’emergenza primaria è la gestione del traffico. L’incremento previsto dei veicoli pesanti, destinati a rifornire il vasto cantiere e a movimentare materiali, rischia di congestionare le viabilità locali, in particolare la Fondo Valle del Noce, e di compromettere la sicurezza e la fluidità della circolazione. La sfida non è quindi solo di deviazione del traffico, ma di ripensamento strategico delle reti stradali, con interventi mirati a potenziare le alternative esistenti e a promuovere soluzioni innovative di mobilità, inclusi sistemi di trasporto combinati e incentivazione all’uso di mezzi a basso impatto ambientale.Il tavolo di concertazione, che si inserisce in un percorso iniziato con l’incontro del 21 febbraio a Lauria, rappresenta un’occasione cruciale per integrare le esigenze locali – espresse attraverso i sindaci dei comuni interessati – con le direttive e gli obiettivi nazionali. La presenza di Rfi, Anas, Italfer, Provincia di Potenza e Unione lucana dei comuni del Lagonegrese testimonia la volontà di un approccio integrato e partecipativo, volto a garantire che l’opera ferroviaria si configuri come motore di sviluppo sostenibile per l’intera regione.L’assessore Pepe ha sottolineato come la Regione Basilicata si senta investita di un ruolo di “cerniera”, capace di tradurre le istanze del territorio in proposte concrete e di mediare tra le diverse prospettive. La collaborazione con Rfi, descritta come “proficua”, si è rivelata fondamentale per recepire le indicazioni dei comuni e per orientare la progettazione verso soluzioni che minimizzino l’impatto sul tessuto socio-economico locale.Oltre alla gestione del traffico, un’attenzione particolare sarà rivolta alla salvaguardia del paesaggio, alla tutela delle risorse idriche e alla prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico, spesso esacerbati dai lavori di scavo e movimento terra. L’implementazione di misure di mitigazione ambientale, come la rivegetazione delle aree degradate e la creazione di barriere antirumore, si rivela imprescindibile per preservare l’identità del territorio e per tutelare la salute dei cittadini.La realizzazione dell’alta velocità non deve essere percepita come una sfida isolata, ma come un’opportunità per avviare un processo di trasformazione più ampio, che coinvolga tutti gli attori locali e che promuova la creazione di nuove sinergie tra i diversi settori economici. L’obiettivo finale è quello di creare un sistema di mobilità integrato, capace di rispondere alle esigenze di persone e merci, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Il clima propositivo riscontrato tra i sindaci dell’area, evidenziato dall’assessore Pepe, alimenta la speranza di un futuro in cui l’alta velocità ferroviaria possa rappresentare un vero e proprio volano per lo sviluppo sostenibile della Basilicata.
Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria: Sfide e Sviluppo Sostenibile in Basilicata
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