Il 1° giugno, il Giro d’Italia, nel suo centottesimo anno di storia, si concede un viaggio unico e simbolico: un passaggio inedito all’interno dello Stato della Città del Vaticano, un preludio al Giubileo dello Sport che si svolgerà il 14 e 15 giugno. Questa iniziativa, germogliata nel 2021 durante la cerimonia di riconoscimento ad Athletica Vaticana, segna un’apertura verso il mondo dello sport e una riflessione sul ruolo del movimento umano come espressione di bellezza e aspirazione al trascendente.L’ultima tappa del Giro, che avrà inizio dalle maestose Terme di Caracalla, si trasformerà in un percorso non competitivo, un itinerario di scoperta e contemplazione. I ciclisti, in una coreografia inedita, accederanno al cuore del Vaticano attraverso l’ingresso del Petriano, via Paolo VI, per intraprendere un tracciato di circa tre chilometri.Questo percorso non è semplicemente un tratto di strada; è una narrazione visiva che intreccia storia, fede, arte e natura. Ogni metro pedalato offre uno sguardo privilegiato su luoghi di profonda spiritualità e inestimabile valore artistico. La Basilica di San Pietro, con la sua imponenza e la sua storia millenaria, si staglia come sfondo maestoso, mentre la Sagrestia offre un’anticipazione della sublime bellezza che custodisce.Il percorso si snoda verso i Giardini Vaticani, un’oasi di pace e serenità, un luogo dove la natura si fonde con l’arte, offrendo scorci inaspettati e un’armonia visiva unica. Lungo la strada, si incrociano luoghi emblematici come la Chiesa di Santo Stefano degli Abissini, testimonianza di una comunità religiosa millenaria, e la Stazione Ferroviaria, un anacronistico simbolo di modernità in un contesto storico così denso.L’ascesa verso il Monastero Mater Ecclesiae, la Grotta di Lourdes, la Torre di San Giovanni e l’eliporto offre una prospettiva privilegiata sulle mura vaticane, percorrendo il cosiddetto “percorso mariano”, un omaggio alla Vergine Maria, figura centrale della fede cristiana. L’itinerario culmina con un passaggio di fronte ai Musei Vaticani, un tempio dell’arte e della cultura che custodisce capolavori inestimabili. La toponomastica, arricchita da un viale dedicato allo sport, rende omaggio alle iniziative promosse da Papa Pio X all’inizio del Novecento, un periodo di rinnovamento spirituale e sportivo.Il percorso si conclude con una suggestiva discesa in via delle Fondamenta, dove i ciclisti potranno ammirare la Cappella Sistina e l’abside della basilica. Da lì, si raggiungerà il piazzale di Santa Marta e si uscirà dalla Città del Vaticano attraverso la Porta sul vicolo del Perugino, per dare ufficialmente inizio alla tappa successiva.Questo evento non è solo una tappa del Giro d’Italia; è un gesto di apertura, un invito alla riflessione sul significato dello sport come strumento di crescita umana e spirituale, un ponte tra la fede e il mondo, un’occasione per ammirare la bellezza del creato e la grandezza dell’arte. La presenza del Papa Leone XIV a salutare i ciclisti rappresenta un segno di benedizione e un auspicio per un futuro di pace, serenità e armonia.
Giro d’Italia Storico: Un Viaggio Inedito nel Vaticano
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