Io Sono, Tu Sei: Un Dialogo tra Percezione e IdentitàPalazzo Maffei Marescotti, un edificio storico nel cuore del Rione Pigna a Roma, ospita “Io Sono, Tu Sei”, un’esposizione inedita che connette l’opera pittorica di Cinzia Bevilacqua e l’indagine artistica performativa di Ferdinando Fedele. L’ubicazione, con il suo passato legato alla Galleria La Pigna e all’Ucai, evoca un’eredità di ricerca e un’aura di sacralità che contrasta con la profanazione del presente, invitando gli artisti a fungere da mediatori di un mistero profondo.L’incontro tra le due sensibilità artistiche si articola attorno al mito di Narciso, riletto in chiave contemporanea. Un mito che, oggi, risuona amplificato dall’onnipresenza dei social media e dalla nostra ossessione per l’autorappresentazione digitale.Cinzia Bevilacqua, attraverso una pittura figurativa carica di colore e simbolismo, svela il proprio percorso creativo, esplorando temi intimi come la famiglia, le nature morte e il ritratto. Le sue tele non sono semplici rappresentazioni, ma finestre sull’animo umano, dove la forma si fonde con l’emozione e il colore diventa strumento di introspezione. La riflessione sul mito di Narciso si traduce in un’indagine sull’identità, sulla fragilità dell’immagine e sulla tensione tra interiorità ed esteriorità.Ferdinando Fedele, invece, interviene con una performance interattiva che destabilizza il ruolo dello spettatore. Invitando il pubblico a fotografare e farsi fotografare, Fedele de-costruisce l’atto stesso della rappresentazione, mettendo in discussione la veridicità dell’immagine e la sua manipolabilità. La performance non è uno spettacolo da osservare, ma un evento partecipativo che coinvolge direttamente il pubblico, trasformandolo da fruitore passivo a co-creatore dell’opera. Lo specchio narcisiano non è più un bacino d’acqua, ma lo sguardo dell’altro, lo smartphone, la lente che distorce e amplifica. La dinamica del selfie, che trascende la semplice auto-rappresentazione per divenire una ricerca di validazione esterna, è il fulcro di questa riflessione.La curatela di Claudio Strinati, esperto di riconosciuta competenza, ha saputo delineare un percorso espositivo che non si limita a juxtaporre due opere diverse, ma che ne favorisce un dialogo fecondo e stimolante. La serata di inaugurazione, il 18 luglio alle ore 17:30, sarà arricchita dalla presenza di Valentina Pedrali, Don Giuseppe Fusari, e dalla musica di Daniela Reboldi, la pianista. L’esposizione, ad ingresso libero, rimarrà aperta fino al 31 luglio, con una ripresa dal 1° al 10 settembre, offrendo al pubblico un’opportunità unica per riflettere sulla complessità dell’identità nell’era digitale e sulla continua ricerca di un’immagine autentica.
Io Sono, Tu Sei: Identità e Specchi Digitali a Roma
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